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L'addio di Rodano, la sua eredità, le nuove sfide per il poker e gambling online

07 aprile 2015 - 11:22

Perché abbiamo titolato che le dimissioni di Francesco Rodano, il responsabile del gaming online nell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, erano una brutta notizia? In molti ce l'hanno chiesto e vale la pena approfondire.

Scritto da Cesare Antonini
L'addio di Rodano, la sua eredità, le nuove sfide per il poker e gambling online


E' una brutta notizia perché, diciamocelo, il ruolo di Rodano era stato cruciale nella gestione del gioco online. Un settore che sta vivendo una fase di crisi ma che non è assolutamente imputabile al regolatore che, a differenza di Spagna e soprattutto Francia, aveva costruito un modello sostenibile dal punto di vista economico se pensiamo alla struttura delle aliquote erariali. I limiti fisici della liquidità nazionale e l'evidente impreparazione di molti manager, poi, sono elementi con i quali c'è poco da combattere anche se si siede nella sala dei comandi.
La figura di Rodano è stata senz'altro stimata e apprezzata e ha spesso giocato un ruolo molto più aperto e disponibile al confronto rispetto a qualche collega in altri settori del gambling di Stato. Esponente stimato ai tavoli del gioco europeo e mondiale dove non si è mai limitato a 'fare il compitino' ma dove ha sempre cercato di spostare un po' più in la l'orizzonte della discussione cercando nuove collaborazioni e spingendo sull'innovazione. Accanto ad un'analisi lucida accompagnava un'apertura al confronto per cercare di capire e risolvere i problemi che magari qualche utente-giocatore o qualche esponente degli stakeholders, aveva palesato.
L'apertura alla condivisione della liquidità online e la spinta che spesso e volentieri aveva dato agli altri regolatori aveva messo l'Italia, una volta tanto, all'avanguardia rispetto agli altri Paesi.
Le recenti azioni per riportare gioco e volumi sui siti italiani e tramite il filtro di Sogei (i casi di Bet365 e Winamax su tutti) erano sintomo di un'azione lucida e attenta dalla quale tutti dovrebbero prendere spunto ed esempio.
E non è un caso che, come si vocifera, Rodano sia finito sotto la lente d'ingrandimento di alcune grosse realtà, siano esse aziende private di livello internazionale o altri framework europei, che lo hanno messo di fronte ad un bivio. Un incrocio che, intanto, lo ha allontanato dall'Adm e dal nostro settore. Ovviamente buon per Francesco. Per questo abbiamo voluto precisare quel titolo.
Ma siamo egoisti e quindi temiamo per il nostro segmento di mercato.
Sì perché, senza entrare nel solito e stucchevole 'toto-nome', la grande incognita è: chi prenderà il posto di Francesco Rodano? Si fanno già alcuni nomi e francamente non dispiace quello di Luca Turchi assai abituato a ragionare con giochi simili all'online e con una grandissima esperienza nel settore del betting avendo seguito dall'inizio tutta l'evoluzione del lancio del gambling online dal Bando Bersani del 2006 a tirar giù.
Al di là delle singole competenze (siamo convinti che Adm abbia al suo interno tanti manager e funzionari capaci) la speranza è che nel gaming online la principale poltrona venga occupata da chi ha passione per questo settore e abbia soprattutto la voglia di spingere verso nuove frontiere un mercato in continua evoluzione. Serve una guida che non può osservare e subire passivamente con le mani in mano le mutazioni che la sua 'pelle' vivrà nel futuro prossimo.

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