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Payout, Ept e polemiche: ok, mettiamoci d'accordo o seguiamo l'esempio Wsop

22 agosto 2016 - 14:50

I giocatori protestano per l'allargamento del payout dell'organizzazione Ept a Barcellona: mettiamoci d'accordo, però!

Scritto da Cesare Antonini

Il payout di PokerStars e dei suoi eventi live, Ept su tutti, è troppo ripido! Urlavano i players. L'organizzazione decide di allargarlo, forse proprio per andare incontro alle proteste dei suoi follower, e i giocatori sollevano una protesta sui social. Bloggando e seguendo molti tornei dal vivo assistiamo spesso a tentativi di 'salvataggi della bolla', deal assurdi (specie in alcuni low buy in del passato e con direzioni del torneo eccessivamente permissive) e altre diavolerie simili.
Insomma, mettiamoci d'accordo. Facciamolo 'pre flop', almeno. Ma cerchiamo di fare la cosiddetta 'pace col cervello.


Ma facciamole alcune considerazioni. Perché se è vero che il giocator-omino medio è un vero 'rompi', alcune volte ha ragione e deve invitarci comunque alla riflessione.
L'Ept forse ha sbagliato. O meglio, ha giustamente seguito un parere dei players che, evidentemente, non era del tutto corretto. Poi vi diciamo il perché.
Va detto che per le organizzazioni è davvero difficilissimo capire cosa c'è nella testa di alcuni giocatori. Il nostro 'mettiamoci d'accordo' risponde a questa situazione che genera come effetto l'esigenza di capire come accontentare tutti. Se un evento da 3.447 entries genera polemiche alziamo davvero le mani. Ci è capitato comunque di vedere giocatori snobbare strutture giocabilissime per tuffarsi in tornei 'bingo' ma che offrivano prize pool più allettanti. E poi ovviamente lamentarsi che questi stessi eventi fossero dotati di strutture assai ripide e ingiocabili. Questo per dire che spesso in molti parlano davvero a caso e senza cognizione di causa.
Cerchiamo di ascoltare solo quelli che fanno delle valutazioni equilibrate e intelligenti. Di quelli ci fidiamo e a loro spesso ci affidiamo. Ma ogni tanto bisogna cercare di rimettere ordine e alzare la voce come quando il floorman cerca di organizzare un deal o evitare una divisione in grado di snaturare il senso di un torneo di poker.
Torniamo a bumba: perché l'Ept ha sbagliato? O meglio, perché non ha agito correttamente? Senza andare a mettere in competizione un brand contro un altro quello che ha fatto lo scorso inverno l'organizzazione Wsop sembra ideale. Dopo aver proposto una struttura di prize pool che aveva generato molte polemiche (quella dei 10 milioni a Martin Jacobson) da quest'anno i conti sono cambiati e all'allargamento della zona itm è stata correlata una redistribuzione più equa dei premi. Ma al di là dei conti e dei numeri ci interessa capire come sono arrivati a questa solution che sembra aver accontentato tutti: tramite un semplice sondaggio su Twitter e inviando a media, players e altri esperti un sondaggio da completare e inviare online. Sulla base di questo ecco la decisione.
Modalità che l'Ept utilizza spesso. Anche se con una cerchia ristretta di giocatori. Quelli che bocciarono Sanremo per vari problemi, ad esempio, tra cui, cash game impossibile, wi fi peggio ancora e altro come hotel costosi, strutture vecchie, logistica complessa.
La Mediarex di Dreyfus prende la palla al balzo e si mette al servizio dei giocatori e delle organizzazioni. Proprio in queste ore aprendo TheHendonMob salta fuori un sondaggio veloce che tutti gli utenti possono cliccare sul payout preferito: 10%, 12,5%, 15% o addirittura ancora più largo oltre il 20% dell'Estrellas main event? Da qui potrebbe arrivare un'indicazione utile per un'organizzazione come l'Ept che siamo certi saprà correggere nel meglio le sue criticità. Ma, ripetiamo, averne di criticità con 3.500 entries unici.
Quello che non ci va giù è la solita litania 'a caso' di chi deve sempre per forza parlare senza un'analisi che sia se non altro leggermente fondata. Se poi la democrazia dovesse decidere per un certo payout e c'è chi continuerà a parlare ci sono sempre i gratta&vinci, le slot, il punto e banco e la roulette.

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