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PokerStars e il ‘pesce d’aprile’ al poker italiano: via il team pro online

02 aprile 2017 - 15:12

PokerStars taglia il team pro poker online punto it: l'ennesimo taglio che sembra andare in controtendenza con la prossima liquidità condivisa.  

Scritto da Cesare Antonini

Anche noi avevamo pensato che si trattasse di un pesce d’aprile. O forse l’avevamo sperato. Sia per Giada che per PierPaolo e anche per Actaru5. Ma l’annuncio della Fang di sabato pomeriggio su Facebook era vero: via il team pro online di PokerStars. Insieme alla bella e brava “CatSniper” se ne vanno anche Fabretti e il misterioso (ma non per tutti) Actaru5. Rimane solo l’highlander Luca Pagano a rappresentare l’Italia nell’immenso mondo di PokerStars. 

 

Questo il messaggio di Giada  

 
Una verifica immediata sul sito di PokerStars.it sotto la voce “team pro”, conferma subito che quei tre nomi, in effetti, non ci sono più. E quando vengono tolti i nomi dal sito con una tempestività invidiabile ai migliori portali di tutto il mondo, c’è poco da fare e verificare. 
E, come abbiamo titolato, PokerStars lancia sul web questo “pesce d’aprile” al mercato italiano sempre più impoverito dalle azioni della room dalla “picca rossa”. 
Un brutto scherzo, tuttavia. Che non ci piace come segnale anche se le indicazioni di Amaya, la società proprietaria del brand in questione, sono chiare. Da tempo assistiamo a tagli partendo dalle revenue share degli affiliati, alla chiusura della sede italiana e, ad oggi, non abbiamo un punto di riferimento nel management di Malta o dell’Isola di Man, per il mercato italiano. 
PokerStars ha tre quarti del mercato di casa nostra e continua ad allargare la quota anche nei casino games e crescono le scommesse. E’ una macchina che va da sola e che non sente tante ragioni. Anche perché, ha avuto ragione finora, e scusate il gioco di parole. Sono continue le dimostrazioni del fatto che questa organizzazione non ha bisogno di nulla. O vuole dimostrare sempre che sia proprio così. 
Qualche dubbio, però, ci viene. Se in molti sui social hanno commentato “ma sto team a cosa serviva?”, noi crediamo che questi ragazzi potevano ancora servire per la prospettiva della liquidità internazionale. Almeno un paio di loro. PokerStars sarà la room che farà la parte del leone nel futuro scenario del poker “sharato” in Europa. Forse qualche testimonial poteva ancora servire. 
Certo che se la room che ha maggiore potenza di fuoco in questo momento toglie le ultime patch rimaste, è solo l’ultima conferma che per il nostro poker “dot it” le cose vanno sempre peggio. 
Meno male che qualche barlume di ripresa su altri network e qualche nuovo investimento si rivede. La speranza è che si inneschi nuovamente un processo competitivo: magari Giada e gli altri qualche patch potranno rimettersela addosso. 

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