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PartyPoker MILLIONS: le nostre sensazioni dopo averlo 'provato'

24 aprile 2017 - 10:15

Il successo del PartyPoker MILLIONS di Nottingham apre la strada ad una nuova era per i top eventi di poker live in Europa e nel mondo. 

Scritto da Cesare Antonini

Eh sì, si è respirata l’aria da grande evento, da Ept, da Wpt Global, ovviamente non da Wsop Las Vegas, quelle atmosfere sono difficilmente riproponibili in altre location, ma il lavorone fatto da Rob Yong, Neil Barrett, Simon Trumper, Jessica Tomsett, il nostro Christian Scalzi e tutto lo staff Dusk Till Dawn e PartyPoker ha lasciato di sicuro il segno. Stiamo ovviamente parlando del MILLIONS da 6 milioni di sterline garantite che si è appena concluso a Nottingham, altra bella sorpresa per tutti anche se la sala da gioco sorge nella zona industriale lontana dal centro storico, denso di storia, di sicuro non di una bellezza sconvolgente ma decisamente apprezzabile. 

C’è tanto da fare per John Dutie ma lui è una vecchia volpe e da quando è stato chiamato a dirigere il Live di PartyPoker ha semplicemente replicato quello che aveva fatto con l’European Poker Tour. Inserendo sì, qualche novità, ma principalmente prendendo dei pezzi importanti dall’ex staff PokerStars della comunicazione (vedi Mark Convey) dello staff floorman e dealer e pescando anche dal Wpt (in una fase strana anche lui), il tutto grazie ai nuovi fondi arrivati dai nuovi vertici di Party. Rebrand, super eventi live, e tutto mentre Pokerstars decide di cancellare l’Ept e rovinare il sogno a tanti players che, siamo sinceri, non pensavamo la potessero prendere così male come invece abbiamo attestato sul campo. Grazie alla collaborazione con Tilt Events abbiamo potuto seguire da vicino l’evento di Nottingham, oltre a lavorare nelle tappe precedenti del MILLIONS, ed è emersa proprio questa delusione per l’addio al popolare brand di poker live con i top pro tutti compatti nel dire: avanti PartyPoker se hai queste idee e se puoi regalarci quel circuito che ci è stato tolto. 
 
Volano cifre e garantiti pazzeschi e intanto PartyPoker Live virerà a Sochi in Russia, in Nord America, ha annunciato un 5 milioni garantito a Punta Cana e via discorrendo. Ci sono nuovi progetti in ballo e tantissime novità in arrivo. 
Per il settore del poker live questo format è perfetto anche e soprattutto per il suo fortissimo legame con l’online. Coinvolge due mondi in maniera ancor più profonda con strutture di satelliti eccezionali. 
Alla fine il sogno che si voleva regalare è stato dato a tanti. Per arrivare in fondo servono skills da top pro anche se Jacob Mulhern non era proprio un regular e si era qualificato in una delle tappe satelliti a Punta Cana. E ha cambiato la sua vita vincendo 650mila sterline. 
Ma PartyPoker gongola perché Maria Lampropoulos è ambassador perfetta per il mercato sudamericano (è argentina) e anche nord americano oltre che nel mondo dei top reg high roller grazie ad un certo Ivan Luca. 
Alla fine, prima di andare via, c’è presa quella nostalgia di un evento imperdibile. Ci è presa quella voglia di esserci di nuovo e quanto prima. Ti porti dietro una foto, una felpa, una patch, ti scatti un selfie sotto all’insegna del Dusk Till Dawn e capisci che l’organizzazione c’ha saputo fare. Ti ha tirato dentro la storia. Non solo con strutture di gioco e prize pool garantiti: il successo sta nel branding di una sala, nei benefit, nei party, nei servizi ai players, nelle coccole ai giocatori e a tante cose che in alcuni eventi si sono perse e hanno impoverito i tornei stessi. Ma, tranquilli, non ci vuole nessuna regola astrusa di marketing e nessun algoritmo: basta seguire certe tracce se non si vuole ridurre un torneo di poker ad una stalla d’allevamento intensivo. 

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