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Poker Conference TDA Campione d'Italia: i commenti dei relatori, il nostro report

10 luglio 2017 - 15:45

Il bilancio dei relatori della prima Poker Conference italiana al Casinò di Campione organizzata dalla Cpt lo scorso 7 luglio 2017. 

Scritto da Cesare Antonini

Buona la prima, per presenze, per interazioni col pubblico presente in sala e collegato in diretta streaming, e per l’ottima idea di un evento organizzato al Casinò di Campione d’Italia dal Cpt di Andrea Bettelli, promotore dell’evento. Era il primo summit italiano tra addetti ai lavori e players per discutere delle linee guida del regolamento del Tournament Director Association del 2015 e della recente riunione a Las Vegas dello scorso weekend di luglio 2017.

Un’occasione per approfondire e sviscerare le problematiche del regolamento del poker e delle direzioni che le linee guida del TDA stanno prendendo a livello internazionale per dirimere e sviscerare casi particolari al tavolo da gioco.
Ad inaugurare l’incontro il direttore della business unit del gaming del Casinò di Campione d’Italia, il dott. Sergio Frigerio: “E’ per noi un orgoglio ospitare questa prima conferenza sulle regole del poker qui al casinò di Campione. Puntiamo molto su un gioco come il Texas Hold'em e le sue varianti, sul quale continuiamo anche ad investire. Del resto i risultati parlano da soli: il poker live qui a Campione si attesta secondo nella classifica di raccolta tra i giochi offerti dietro solo alla Roulette”, conclude il direttore Frigerio.
 
 
Ottime presenze, dicevamo, sia nella sala del quarto piano con una media di 60/70 persone presenti mentre altre 110/120 erano sempre connesse online a seguire la diretta streaming. La visualizzazioni sono circa 10mila le persone raggiunte decine di migliaia sui social. Ma ottima la partecipazione in sala dove players, organizzatori e td hanno dato vita ad un dibattito che, va sempre ricordato, non prometteva di scrivere regolamenti o "tavole della legge" del poker in Italia e in Europa, ma di approfondire alcuni temi dibattuti a Las Vegas nei TDA di due anni fa e del 2017.
 
Andrea Bettelli, ceo Cpt, fa il punto: "Ringrazio la casa da gioco per averci supportato in tempi da record nella realizzazione della poker conference. Esperienza assolutamente da ripetere visti i positivi feedback ricevuti".

Antonio Greco, tournament director dei tornei del Casinò di Campione d'Italia ha commentato: "Conferenza edificante e per essere il primo incontro ci sono stati degli spunti costruttivi. Come premesso ampiamente non avevamo le pretese di trovare soluzioni assolute. Ci sono dei punti da migliorare ma anche i giocatori devono crescere molto e mettersi spesso nei panni di chi cerca di agevolare il loro gioco e la regolarità al tavolo. Personalmente spero si ripeta l'incontro dopo che il TDA 2017 sarà ultimato e quindi tradotto in italiano".
 
 
Questo il commento di Christian Scalzi, relatore della Poker Conference: "L'evento è stato sicuramente un grande opportunità e un momento d'incontro tra addetti ai lavori e giocatori. Mi ha fatto piacere vedere l'intervento di tanti players come Giannino Kart, Massimo Basto, Achille Bertola ma soprattutto anche i giocatori che hanno partecipato da casa, tantissimi. Questo è molto importante. Abbiamo cercato di focalizzare i punti senza andare troppo off topic. La gente ha dimostrato di amare la possibilità di interagire con esperti del settore e capire perché si prendono certi ruling e come mai nascono degli orientamenti di alcune regole. Grazie ad Andrea Bettelli, la Cpt e il Casinò di Campione d'Italia luogo ideale dove organizzare un'esperienza così importante che spero possa avere un seguito".
 
Dello stesso avviso un'altra componente del board, Sanaz Fattahy: "E' stata una bellissima esperienza poter far parte di questa iniziativa italiana che con il tempo potrebbe soltanto migliorare! Avrei voluto avere più tempo a disposizione per poter parlare di più sulle novità ma anche su problemi(a livello regolamento) che hanno le case di gioco e magari riuscire anche a chiarire ai giocatori, agli appassionati e agli addetti ai lavori, le varie decisioni difficili che a volte siamo costretti a prendere. Mi sono trovata davvero benissimo qui a Campione e anche con i colleghi e ringrazio te (Cesare Antonini, il moderatore, ndr), giocatori, e altri colleghi che si sono interessati a questa iniziativa".
 
Arriva anche il commento di Fabiano Stefanini: "Esperienza più che positiva, magari da ripetere periodicamente limitando gli argomenti di discussione e magari raccogliendo opinioni e richieste via web molto prima della conference così da potersi preparare approfonditamente su poche cose alla volta".
 
I TEMI DELLA POKER CONFERENCE - Le novità del TDA 2017 ancora da definire dopo il summit di Las Vegas erano tutto sommato poche. Il board ha informato colleghi e players e addetti ai lavori che molto probabilmente l'indicazione alle card room sarà quella di vietare apparecchiature elettroniche. Specie per quelle app odd calculator e che potrebbero dare dei vantaggi ai players.

A prendere molto tempo nella discussione la possibilità di "giocare il board" anche per i players ai quali accidentalmente siano state ritirate le carte. In questo caso si dà la possibilità di splittare anche se un player rimane senza carte perché non le ha difese come si deve o perché, per errore del dealer, siano state passate e gettate nel muck. I players non erano molto d'accordo con questa evidenza sulla quale, però, il nuovo TDA dovrebbe essere chiaro: il board giocherà per questo tipo di situazioni.
In linea, tutto sommato, gli addetti ai lavori sulla regola first card of the deck da applicare specie in zona bolla. Se non si è seduti al tavolo alla prima carta distribuita la propria mano viene automaticamente foldata. I media e floorman e td hanno bisogno di spazio per gestire al meglio la zona bolla.
E proprio sul momento dell'hand for hand prima dell'arrivo alla zona premi la discussione si è alimentata: varie le ipotesi ancora al vaglio di organizzatori e del TDA. Una delle ipotesi potrebbe essere dare un bonus di 2 minuti ad ogni mano e poi riportare il clock indietro. Una specie di tempo effettivo di gioco ma c'è anche chi vorrebbe stoppare del tutto il tempo finché non si scoppia la bolla.
 

In generale i players da casa e in sala hanno chiesto regole certe, comuni e, possibilmente, sempre più uniformi in tutti i circuiti e card room autorizzate o "borderline" come club e circoli.
Emerge, tuttavia, una preparazione di base piuttosto scadente della maggior parte dei players sui regolamenti e quindi la necessità di approfondire concetti che sembrano scontati e che invece, a quanto pare, non sono ancora assimilati dalla maggioranza del field.
Da ribadire, anche, la rigidità del TDA sulle responsabilità del player su distrazioni e comportamenti scorretti al tavolo. Anche questo un concetto da pubblicizzare ancora di più e che porterebbe all'eliminazione di tante problematiche sulla scorrevolezza del gioco.

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