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Wsop main event, davvero il torneo più bello del mondo e l'Italia può vincerlo se vuole!

17 luglio 2017 - 16:38

Il main event è il torneo di poker più bello del mondo: vi raccontiamo le emozioni che si provano e perché l'Italia può vincerlo se vuole. 

Scritto da Cesare Antonini

Las Vegas - "Il main event delle World Series Of Poker è il torneo più bello del mondo e anche quello che ti regala le emozioni più grandi. Di eventi ne ho giocati tanti ma questo è davvero quello più incredibile". Ce l'ha confidato nell'intervista a fine avventura alle Wsop, il nostro Dario Sammartino. Lo pensiamo anche noi. Lo pensano tutti. Abbiamo avuto il piacere in 8 anni di vedere lo shuffle up and deal, di seguire le deep run dei nostri, di vedere i November Nine con Filippo Candio dagli spalti della sala stampa all'abbraccio con "Fili" dietro le quinte del teatro del Rio Casino di Las Vegas. Quest'anno ci siamo gustati i nostri campioni e, tra itm e deep run, abbiamo avuto la consapevolezza davvero di poter dire la nostra in maniera importante. C'è mancato un po' Mustapha Kanit ma abbiamo portato al day5 gente del calibro di Sammartino, appunto, Max Pescatori, Sergio Castelluccio e Alessandro Borsa. Gente che si è messa già in luce alle Wsop e che ha saputo crollare ma riprendersi e giocare un poker a tratti magnifico punito forse troppo dalla sfortuna.

Insomma, se la Francia ne porta 4 al day6 e noi zero qualche domanda dobbiamo farcela. Ma vedendo i nomi non abbiamo nulla da invidiare ai transalpini. E, diciamocelo, un certo Antoine Saout sarà pure forte ma quanta varianza positiva ci vuole per fare terzo, ventiseiesimo e ora tra gli ultimi 27 giocatori rimasti? Messina non spaventa, Pescatori si mangia Pollak quando vuole e Reard non lo conosciamo ma ci dicono sia davvero bravo. 
 
Detto questo, cosa ci manca per arrivare in fondo? Dal basso delle nostre competenze pokeristiche non crediamo di aver visto errori commessi dai nostri alfieri. Soprattutto Sammartino, Borsa e Pescatori erano "morti" in più di qualche occasione e si sono ripresi con un'esperienza pazzesca e, in questo caso ovviamente, anche un pizzico di fortuna. E' un gioco di carte e ci vuole. Per il resto Sergio Castelluccio ha subìto diversi colpi brutti al suo mindset ma gioca davvero da Dio. Quella scala chiusa al river da Patterson che al day5 del main Wsop ha deciso di over pottare resti con bilaterale, è davvero una delle cose peggiori viste qui a Las Vegas. That's poker un...non vogliamo essere volgari!
 
Sammartino ha incantato a tratti, non c'è dubbio. E abbiamo visto un rispetto davvero enorme nei confronti dei nostri players. Pescatori è ormai un'icona del poker alle Wsop. Sono la sua casa. Dario quest'anno le ha "crashate" vincento 2,2-2,3 milioni di dollari. Kanit a fine day2 è stato salutato a giro da tutti i players che aveva al tavolo che gli hanno chiesto spiegazioni sulle mani o solo per stringergliele, le mani. 
 
Per quello che riguarda noi di Gioconewspoker.it vi assicuriamo che non è facile fare un blog con una città che a due passi dal Rio pulsa e vive come una matta disgraziata. Ma siccome è il nostro lavoro il nostro posto era ed è qui, alle Wsop. Penna, blocchetto, macchina fotografica e tante emozioni da cercare di trasmettere nel miglior modo possibile ai nostri lettori e agli amici con cui tutto l'anno condividiamo la passione (non solo un lavoro) per il poker. Le stats dei nostri canali web, social e video ci dicono che avete apprezzato e c'avete fatto compagnia fino alla fine del torneo. 
 
Per il resto rimane un po' d'amaro in bocca per chi non rispetta la deontologia e il lavoro di chi è "sul fronte di guerra". Per gli altri "amici" e utenti pazienza. Ma sarebbe contenta la Gazzetta dello Sport se dovesse trovare una sua edizione presa in edicola e fotocopiata e spacciata come vostra opera e vostro lavoro in giro per le strade e per il web? Irreale. 

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