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La liquidità condivisa, super occasione ma ecco le raccomandazioni per poker players e operatori

31 luglio 2017 - 11:23

La liquidità condivisa, super occasione per la ripresa del mercato online ma ecco le raccomandazioni per poker players e operatori. 

Scritto da Cesare Antonini


Non scherziamo, la liquidità di poker online condivisa a livello europeo è un'occasione irrinunciabile per rilanciare il "giochino" che tanto amiamo. Rigettiamo con forza dubbi e titubanze che, ovviamente, vanno prese in considerazione specie per non ripetere gli errori del passato. Ma è evidente che per rivedere i tavoli pieni e ottimi investimenti sul mercato è solo questa la strada da praticare. Con la speranza, altra ovvietà, che il tutto non si fermi alla regionalità dei primi 4 stati ma che si sappiano tirare dentro la pool anche altri paesi come quelli nordici, il Regno Unito su tutti e, chissà, magari anche la Germania quando si deciderà a fare la "benedetta" legge sul gioco online.

Detto questo sono due le riflessioni principali che, intanto, vogliamo porre all'attenzione dei players e degli addetti ai lavori.

Partiamo proprio dai giocatori: attenzione a vedere la liquidità condivisa come la "gallina dalle uova d'oro". L'errore più grande sarebbe proprio quello di mettersi sulla riva del fiume ad aspettare i "cadaveri" dei players stranieri che, invece, sono forti e sono temibilissimi specie nel cash game. Ok, rispetto a 9 anni fa sarà di sicuro un nuovo inizio totalmente differente. Siamo cresciuti ai tavoli. Non c'è dubbio. Quello che spaventa, però, non sono tanto i francesi o gli spagnoli ma proprio noi italiani. L'approccio dovrà essere quello corretto, moderato, prudente. Non è detto che buttando bankroll si pescheranno quintali di "fish". Non sappiamo come saranno questi tavolo condivisi. Di sicuro l'offerta aumenterà e tanti gruppi di stacking e coaching si stanno leccando i baffi. E vorrei vedere che fosse il contrario. Dobbiamo essere molto responsabili, però. Dura da spiegare ai "meno sensati", ovvio. I top reg lo sapranno: è un'occasione da giocare bene, però.

Lato operatori sappiamo già che una parte non sfrutterà l'occasione o "ci sta pensando su". PokerStars, Winamax, Playtech, 888poker, PartyPoker, dovrebbero essere questi gli operatori "condivisi". La speranza è che gli investimenti riesplodano ma che stavolta siano sensati anche essi. Di sicuro le room e le società citate non getteranno più soldi a pioggia (e dalla finestra). Anche in questo caso se gli effetti della liquidità saranno buoni e creeranno nuove fonti di business e di raccolta per tutti, il movimento potrebbe giovarne. E con investimenti calibrati e mirati più alla longevità che ad un nuovo "effetto boom" come fu nel 2008-2009 (ovviamente irripetibile) il field potrebbe rinvigorirsi ed essere "innaffiato" più a lungo. Noi ci crediamo molto. Saremo qui pronti a sottolineare cose buone e cose meno buone. Il poker online può rifiorire. Forza!

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