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'Statistica e gioco', alla Bicocca di Milano finalmente un approccio corretto al gambling

25 settembre 2017 - 12:10

E' ancora possibile parlare di gioco, azzardo, ludopatie e statistica senza scendere nella demagogia più miope e bieca: ecco come!

Scritto da Cesare Antonini
'Statistica e gioco', alla Bicocca di Milano finalmente un approccio corretto al gambling

Parlare di gioco senza "vomitare" demagogia, odio e proibizionismo? E' possibile. Almeno pare.
Successo per il workshop "Stimare l’ImProbabile, errori comuni nella valutazione del rischio nel gioco d’azzardo", che si è svolto venerdì 22 settembre presso l'Università degli Studi di MIlano-Bicocca nel piano Lauree Scientifiche della Scuola di Scienze. Protagonisti del progetto e dell'incontro Gianna Monti, Aldo Solari e Mauro Schiavella oltre alla testimonianza del pro Sisal Poker, Gabriele Lepore.

Come si legge nel report di Assopoker, che ha seguito l'evento, in sala c'erano un centinaio di giovani studenti provenienti da quattro licei della zona ma anche giovani universitari. Successo non solo "statistico" e cioè nei numeri: i presenti sono stati spettatori curiosi e interessati di un workshop su “la statistica e il gioco”.
E analizzando il documento che ha cercato di sintetizzare studi ben più complessi a livello statistico e probabilistico che ci sono dietro, va dato atto a Schiavella e "soci" che nel mare di demagogia, perbenismo e inutile "bacchettonismo" che sembra volgere ad un miope e bieco proibizionismo cui siamo abituati a "navigare" nella cronaca quotidiana politica e di settore, l'approccio dell'incontro è sembrato esser chiaro, educativo, esplicativo e basato su analisi numeriche, statistiche e su dati certi. L'esatto contrario di "crociate" anacronistiche e inutili ma che soprattutto non presentano soluzioni ai problemi perché non entrano mai nel merito per risolverli quei problemi. Semmai si dipinge un quadro astratto ma sempre negativo. L'obiettivo è quello di distruggere, chiudere e lasciare poi per strada i "malati" reali e presunti dopo aver raccolto l'applauso per l'urlo demagogico contro il gambling.
 
Ma lungi da noi "strumentalizzare" uno studio razionale e apprezzabile ma che troverà poco spazio sui giornali nazionali, immaginiamo. In effetti, e la facciamo finita per davvero, si è scoperto finalmente (alleluja!) che il gioco è nei bassi fondi della top ten dei mali della società di oggi ma è al primo posto come visibilità sui media. Ma che c'era qualcosa che non quadrava lo dicevamo da tempo. Raccogliamo con soddisfazione i risultati. Ora, però, spazio a chi dice le cose serie.
 
Dopo il saluto iniziale del prof. Cosentino (coordinatore del Piano Lauree Scientifiche che ha promosso l’evento), ha preso la parola la professoressa Gianna Monti. Quest’ultima ha illustrato i principali segreti del calcolo delle probabilità, prendendo per mano i ragazzi fin dagli esempi più semplici. La prof. ha anche condotto i ragazzi dentro ai meccanismi di una rudimentale slot machine, dimostrando che si tratta di una tipologia di gioco sfavorevole, proprio perchè non equo.
Le funzioni esecutive e il cervello “sotto pressione”
 
 
Quindi la parola passa al dottor Mauro Schiavella, psicologo, psicoterapeuta e ideatore del progetto Pokermapper. Schiavella racconta in breve “come funziona” il nostro cervello, soffermandosi soprattutto sulle funzioni esecutive. Queste ultime sono fattore chiave per attività cruciali come il prendere decisioni, la flessibilità mentale, l’autocontrollo e anche per agire in condizioni di incertezza.
Proprio quest’ultimo aspetto era uno di quelli su cui il workshop si focalizzava maggiormente. La qualità delle decisioni prese nella nostra quotidianità è infatti spesso inficiata da condizioni di stress o pressione.
 
Qui Schiavella si è avvalso del suo ospite d’onore, relatore d’eccezione per questo evento: Gabriele Lepore. Per nulla emozionato nonostante quello di parlare in pubblico non sia propriamente il suo lavoro, “Galb” ha raccontato la propria esperienza catturando immediatamente l’attenzione dei ragazzi. Lepore riesce a sintetizzare bene cosa differisce l’approccio al decision making di un giocatore professionista da quello di una “persona normale”.
Il workshop si è concluso poi con l’intervento del professor Aldo Solari, che si è ricollegato al discorso iniziato dalla prof. Monti sulla stima delle probabilità, mostrando anche i risultati dei lavori di un laboratorio organizzato dal Piano Lauree Scientifiche (PLS) con gli studenti usciti dai licei, presenti in aula e per i quali questo convegno è stato l’originale conclusione di una full immersion nel mondo della statistica.
 
Su queste pagine seguiranno approfondimenti di argomenti interessanti e utili a salvaguardarsi dai rischi della ludopatia. E' tanto difficile studiare un tema o un "problema" in maniera libera, chiara, indipendente? Oh wait, che mondo sarebbe senza lobbies e condizionamenti? Che sciocchi!

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