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La politica contro la liquidità di poker online: avvertiteci che 'abbandoniamo la nave'

02 ottobre 2017 - 15:55

La liquidità di poker online rischia davvero di saltare? I dubbi sul futuro dell'Italia nell'accordo a 4 con gli altri paesi europei. 

Scritto da Cesare Antonini

E' decisamente prematuro analizzare le uscite delle eminenze "Dem" del Partito Democratico e "affini" sulla liquidità condivisa di poker online ma, qualche riga, intanto, non riusciamo a trattenerla. Anche perché il "la" al solito coretto da pappagalli che ormai quella linea politica è in grado di ripetere ad libitum e che ha dato l'onorevole senatore Franco Mirabelli, ci ha lasciato davvero di stucco.
La reazione dei players, comunque, basta e avanza e poi non si andasse a lamentare, qualche protagonista di questi coretti, che si fomenta il sentimento populista e l'odio antipartitico oltre alle critiche becere considerate spesso, anche da noi, fastidiose e ignoranti.

Però stavolta fatichiamo davvero a trovare il senso di queste uscite. E per questo sospendiamo commenti e giudizi.
Nell'ordine attendiamo almeno una posizione ufficiale del Ministro Padoan, una risposta secca e convinta dei tecnici e dei dirigenti dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e, possibilmente, anche di qualche manager di concessionarie "punto it".
E' una questione di rispetto. Sì perché da anni andiamo avanti con la bella favola che l'Italia è all'avanguardia nel gioco pubblico, è capo fila del progetto con altri tre Stati membri e che siamo già pronti, e bla bla bla. A luglio addirittura arriva la firma a Roma e chi adesso vuole opporsi cosa faceva? Era già sotto l'ombrellone? E adesso si schierano i "crociati" contro l'arrivo dell'invasore straniero? Proprio quando i "sette regni" sembravano unirsi attorno ad un progetto del genere si cerca di soffiare alla base di questo "castello di carta"?
Usciamo dal circolo vizioso delle metafore, però, e chiediamo solo chiarezza. L'idea sarebbe quella di abbandonare la nave come uno "Schettino" web version per evitare di proseguire nel cavalcare l'onda del progetto in oggetto.
Un paio di osservazioni in ordine sparso. Abbiamo sempre detto che la liquidità condivisa è attualmente appannaggio di pochissime società e network in grado, già dovessimo andare online domani, di sfruttare questa nuova opportunità di business. Comprendiamo chi, adesso, non può farlo. Tuttavia crediamo sia lo stesso un'opportunità sulla quale tutti dovrebbero riflettere abbandonando gli steccati di singole liquidità per andare in network dove, alcuni esempi dei dati di questi mesi lo testimoniano, è possibile fare molto bene agendo su altre leve concorrenziali e mollando esose strutture web in house.
Il peccato originale (parliamo di tutti i framework europei di gioco), ovviamente, è quello di non aver pensato subito ad un "punto eu" ma, chi dovremmo accusare, se allo start del mercato "punto it" a poker giocava anche "mia nonna" e le "vasche" trabordavano di selvaggina? Un legislatore previdente avrebbe, appunto, messo in conto lo svuotamento della pool dei fish in favore degli shark. Ma, vabbé, se le dichiarazioni degli onorevoli in questione sono da shock, quest'ultima nostra considerazione è una favola, un sogno che mai si realizzerà. Ovviamente non solo nel gaming.
 

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