Ben 4.115 entries al Colossus di Rozvadov per le Wsop Europe, 3.003 ingressi per l’IPO25 a Campione d’Italia e 2.074 buy in al Battle of Malta. Circa 9.200 entries per la stessa fascia di buy in, 550 euro. Chi aveva lanciato il tema “chi bucherà il garantito” dovrà andare a cercare qualcos’altro su cui speculare negativamente. Non solo i prizepool garantiti che in totale mettevano sul piatto 3,5 milioni sono stati coperti: tra Colossus, Ipo e Bom in palio sono andati oltre 4,5 milioni di euro con prime monete in grado di cambiare la vita ai players vincitori. Stiamo aspettando i vincitori di Bom e IPO25 mentre possiamo già celebrare Matous Skorepa che ha vinto la bellezza di 270.015 euro e il braccialetto Wsop nel Colossus. In ogni caso in tre si prenderanno un totale di 800mila euro.
Cosa deduciamo da questi risultati? Ad onor del vero anche noi pensavamo che qualcuno ci rimettesse un po’ di numeri. Sostanzialmente, alla fine, a rimetterci un po’ è stato l’IPO25 che senza le sovrapposizioni toccando con mano la realtà campionese e il field di questo torneo, avrebbe totalizzato forse 4.000 entries al main event o giù di lì. Pazzesco davvero. I 3.003 entries vanno quindi letti con grande gioia e soddisfazione. Il record di entries di 3,310 di 12 mesi fa, poteva essere comunque battuto ad occhi chiusi.
Ma, come detto, grande soddisfazione. Gioia anche per il BOM che ha raddoppiato un garantito forse da aggiornare visti i numeri che continua a totalizzare. Ma anche per Malta 2.074 è un numero buonissimo.
Forse i 4.115 del Colossus impressionano ma ragionati a mente fredda non sono poi quel successo che sembra. Ben 10 starting flight sono tanti e se proprio negli ultimi giorni sono stati totalizzati oltre 2.500 buy in qualcosa vorrà pur dire. Ma stiamo comunque ragionando per assurdo su una decina di giorni che hanno totalizzato oltre 9.200 entries nello stesso range di prezzo.
Significa che se gli eventi sono di qualità anche tre concomitanze così possono togliersi qualche pezzo del field ma riscuoteranno sempre un successo. Il poker live è vivo ma è comunque in calo. I players sono diventati assai selettivi e cercano di ottimizzare al massimo le risorse preferendo investimenti mirati in festival in cui, overall, possono spendere magari di più ma abbattere anche le spese di trasferta in un’offerta completa con un cash game adeguato.
Stiamo comunque ragionando su basi di spending molto inferiori rispetto a qualche anno fa e su field decisamente più ristretti.
Il fatto, poi, che la qualità dei brand, dei format e delle organizzazioni conti sempre questo per noi è “vangelo”. Per una volta, comunque, godiamoci dei numeri pazzeschi per tre tornei che segneranno i libri di storia del poker dell’anno 2017!