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Liquidità poker online: le room dovranno informare i players sul nuovo ambiente di gioco

15 gennaio 2018 - 16:00

I regolatori Ue invitano le poker room ad informare i players in merito al cambiamento di ambiente di gioco della liquidità condivisa. 

Scritto da Cesare Antonini

Che i politici italiani e i detrattori della liquidità condivisa di poker online stiano tranquilli. L'approccio dei Paesi Europei che stanno partendo con i primi tavoli, Spagna e Francia, ovviamente, sembra essere quello corretto che tiene conto di rischi e problematiche di un cambiamento auspicabile ma, allo stesso tempo, da controllare con prudenza e cautela.
La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale spagnola, come scriviamo su queste pagine, ha rilasciato anche i primi criteri per lo "shuffle up and deal" degli operatori pronti e con licenza valida.
Uno di questi punti c'ha particolarmente colpito e fa riflettere sulla maturtà dei regolatori Ue (Itaia compresa, almeno fino a quando ci sarà speranza di entrare nel mercatore).
"Che gli operatori informino debitamente i giocatori sulle caratteristiche del nuovo ambiente di gioco", ci tiene a ribadire il regolatore spagnolo in un paio di tratti della Risoluzione sulla shared liquidity. E in effetti il ripopolamento delle pool va e andrebbe gestito in un certo modo. Abbiamo parlato di cautela. Di sicuro i players, come dice il Dgoj, vanno informati con dovizia di particolari.

Si sa, sono tanti quelli poco skillati che sono già finiti sotto i denti degli squali italiani. E' vero che il "fish" e il "plancton" della liquidità condivisa aumenterà con ottime prospettive e offrirà maggiori numeri e possibilità di gioco sugli mtt e sui sit and go (specie in questo gioco). Tuttavia cambierà totalmente il gioco per alcuni abituati solo a confrontarsi con il field italiano o spagnolo o francese. Il rischio che in molti si facciano male come dal passaggio "selvaggio" dagli mtt al cash game in Italia è altissimo.
Non bisogna ripetere l'errore di quegli anni, di quei momenti. La norma era chiara, tutto era stabilito dalle procedure ma mancò l'informazione tecnica, la cultura di gioco insomma.
C'è già chi sostiene che gli italiani rischiano a confrontarsi con il field francese, forse più duro. Sarà una sfida tra squali e fish e tra grinder e tra neofiti considerando che le room spingeranno in comunicazione e arriveranno nuovi giocatori occasionali o verranno riattivati vecchi conti gioco. Così come potrebbero rientrare grinder importanti che sono stati costretti a fuggire all'estero per giocare sul dot com o in altre legislazioni.
La Spagna si sta già raccomandando con le room per cambiare marcia sull'approccio al gioco: l'auspicio è che poi le room facciano davvero informazione ai player che si cimenteranno nei tavoli europei. E' qui che va fatta la reale protezione dei consumatori e non a chiacchiere nei gangli delle norme e delle belle parole dei politici.

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