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Pennsylvania: la legge sul poker e gaming online ottiene percentuali bulgare

09 dicembre 2013 - 09:15

Quarantasette numero infausto per la cabala italiana. In Pennsylvania, invece, è il numero magico che ha consentito alla Senate Resolution 273, quella che parlava di una probabile regolamentazione di poker e gaming online nello stato americano, di avviare lo studio delle condizioni attuali per un futuro sviluppo del gioco in questa comunità.

Scritto da Giuseppe Tondelli
Pennsylvania: la legge sul poker e gaming online ottiene percentuali bulgare

Su 50 senatori, quindi, in 47 hanno votato a favore e solo uno è stato un voto contrario. La risoluzione veniva già da un successo clamoroso per 14 voti a 0 nel Senate Committee for Community, Economic and Recreational Development. Tutto è avvenuto in due giorni e ora lo studio dovrà essere completato dal Legislative Budget and Finance Committee prima che il progetto possa trasformarsi in una proposta legislativa concreta. Certo è che, con queste basi, ci sono davvero pochi dubbi sulla soluzione positiva della questione.
Qualche dubbio l'aveva espresso l'House Committee on Gaming Oversight Chair, per bocca di Tina Pickett che credeva di ritardare il lancio del gioco online per non danneggiare i casinò land-based. Tuttavia il presidente pro tempore del Senato, Joseph B. Scarnati, uno dei principali sponsor della risoluzione, aveva espresso preoccupazione per le entrate da gioco a rischio per la concorrenza forte degli stati che avevano già lanciato sia i casinò terrestri che il gaming online proprio come il New Jersey che il Delaware.
I tempi sono ancora un pò dilatati e le raccomandazioni devono passare all'Assemblea Generale a maggio 2014 per riuscire a finire nel budget dei lawmakers per il periodo a cavallo tra il 2014 e il 2015.

 

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