Morgan Stanley le spara grosse: 5,2 miliardi di dollari dal poker online in Usa entro il 2020

Secondo una recente ricerca di Morgan Stanley, il gioco online degli Stati Uniti potrebbe valere la bellezza di 5,2 miliardi di dollari entro il 2020. Ma ad una condizione, ed è qui che l'ottimismo indubbiamente, vola: a patto che ci siano almeno 20 Stati regolamentati e che partecipino alla racolta legale di poker online e altri giochi all'interno degli Usa.
Perché previsione ottimistica anche se non del tutto irreale? Perché è ovvio che con 20 Stati e liquidità che piano piano iniziano a creare dei processi osmotici tra un mercato e l'altro e tutti messi insieme raggiungere i 5 miliardi può essere un obiettivo perseguibile. Tuttavia con solo tre Stati regolamentati e la California in partenza nel 2015 e probabilmente a metà o anno inoltrato, risulta assai complesso arrivare a quota 20 Stati.
Adesso il New Jersey genera quasi 10 milioni di dollari al mese seguita molto indietro dal Nevada a 1 milione e dal Delaware bassissia a 240mila bigliettoni sempre mensili. Anche questi numeri gettano incertezza sulla possibilità di raggiungere ben 5 miliardi visto che i New Jersey è uno stato di media grandezza e sta andando già in affanno con la liquidità dei players chiusa dentro il proprio steccato. Serviranno tanti più giocatori e un test importante sarà senza dubbio la California. Con i suoi 38 milioni di abitanti secondo Morgan Stanley dovrebbe generare entro il 2020 610 milioni di dollari all'anno. Ma previsioni ancor più ottimistiche parlano di 1,2 miliardi di dollari. Cifre che continuano a sembrare piuttosto irreali visto che il New Jersey produce quel che produce su una base di meno di 9 milioni di abitanti. La California ne vanta 38 ma 4 volta la popolazione del Garden State dovrebbe pressoché moltiplicare per questo fattore la raccolta e non proiettarla verso proporzioni decisamente maggiori e disancorate dalla realtà.