Repubblica Ceca: boom di tasse per poker e gioco nella legge del 2016
La proposta politica a livello italiano è bassa. Ma la musica non sembra cambiare anche in altri paesi dello spazio economico europeo dove si ricorre all'aumento della tassazione sul gioco legale per risolvere i problemi di cassa o di spesa corrente di gestioni decisamente scadenti.
Scritto da Cesare Antonini
La legge di Stabilità in Italia potrebbe dare una mazzata clamorosa al gioco chiedendo 500 milioni di euro dal settore non si sa come e per quale criterio. Il poker online non è coinvolto in questi provvedimenti ma lo è indirettamente. Infatti i concessionari che verranno tassati, se il provvedimento verrà adottato definitivamente al Senato in questi giorni, sono gli stessi che gestiscono le principali poker room online che avranno quindi una conseguente riduzione dei budget.
ALIQUOTA RADDOPPIATA - E come detto anche in Repubblica Ceca dove in questi giorni il ministro delle finanze Andrej Babis ha proposto un aumento di quasi il doppio dell'attuale aliquota fissata al 20% sui ricavi lordi e un 19% sul reddito. L'idea sarebbe quella di elevare le tasse addirittura dal 30 al 40% sui ricavi con punte oltre il 40 per le slot machines. Nel mirino proprio il gioco online e conseguentemente il poker visto che la legge che entrerà in vigore nel 2016 mira proprio alla regolamentazione di questo settore.
LIMITARE I CASINO' - "La legge attuale non corrisponde a quella dei Paesi europei sviluppati, il gambling, specie online, è fuori controllo in Repubblica Ceca e lo Stato perde enormi somme ogni anno in termini di tasse", ha ribadito Babis.
Previste norme anche per limitare i casinò che solo a Praga sono alcune decine e migliorare la protezione del giocatore creando una banca dati per il controllo degli stessi oltre al divieto della pubblicità sul gaming.
Come detto, tutto il mondo è paese col rischio che tutto il mondo finisca nelle mani dell'illegalità se si continua a spremere il gioco legale.