California: spunta un altro operatore ma tutto rinviato al 2016?

A confortare il settore e gli addetti ai lavori che ne vorrebbero far parte è la comparsa di un'altra società interessata a spingere per la regolamentazione. Si tratterebbe del Crystal Casino & Hotel di Los Angeles e l'Ocean's 11 in Oceanside che sono sotto la stessa proprietà. La partnership è finalizzata a portare un sito di poker nel mercato per condividerne i profitti nel Golden State, il più grande mercato potenziale tra i singoli stati americani.
Le stime parlano di 380 milioni all'anno anche se, viste le precedenti previsioni per il New Jersey, forse è meglio andarci piano.
Amaya Gaming Group PokerStars è ovviamente uno dei principali stakeholders interessati a piazzare la propria bandierina nello Stato in questione. Non a caso ha inviato recentemente Chris Moneymaker, Live Boeree e Jason Somerville a spargere il verbo della room dalla picca rossa. Lo scorso maggio fu la volta di Daniel Negreanu, invece.
Altro attore protagonista dovrebbe essere bwin.party che, anche se le trattative con 888 Holdings e la stessa Amaya potrebbero cambiare qualche scenario, ha un accordo con un casinò terrestre e puo' partire quando vuole, praticamente.
Ma, come detto, dal punto di vista legislativo le possibilità che qualcosa si stringa concretamente entro l'anno in corso sono prossime allo zero. E' vero che un deputato ha per la prima volta firmato un progetto di legge e questo rappresenta una pietra miliare per il settore e una speranza concreta.
Potrebbe accadere anche una votazione inextremis per l'Assembly Bill 167 ma è davvero poco probabile.
Questi operatori potrebbero bastare a soddisfare il mercato ma come si regolerebbe la California qualora si presentassero una serie ulteriore di richieste? Ci sono anche gli interessi tribali a complicare il tutto anche se, su questo fronte, qualcosa sembrava essere migliorato negli ultimi mesi.
Staremo a vedere.