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La Russia combatte il poker online 'dot com' e il fenomeno dei siti 'mirror'

09 maggio 2016 - 11:35

La Russia col pugno di ferro contro i siti di gioco illegali in vista della nuova regolamentazione sul poker online. 

Scritto da Ca

Forse è davvero la volta buona per la regolamentazione del poker online in Russia. Il Governo di Vladimir Putin ha fornito alle autorità di regolamentazione strumenti ancor più potenti per ombattere i siti di gioco online dot com che raccolgono gioco dai players senza licenza. Significa che Putin e i suoi stanno preparando il terreno per la legge e per spianare la strada agli operatori cje saranno legali.

A settembre 2015 ci fu già un blocco di un paio di dozzine di siti di gioco ma anche di portli di siti poerno.
Il 26 aprile è arrivata una proposta dal Ministero delle Comunicainzioni russo per modificare la legge federale e "affrontare le carenze individuate a seguito di applicazione delle norme per limitare l'accesso a siti illegali".
Quello che ha mandato in bestia il ministero è che gli operatori hanno indicato ai players le modalità di come aggirare i blocchi degli IP imposti dalle autorità russe. Venivano utilizzati siti 'specchio' che alterano il dominio incriminato per eludere le censure digitali.
Ora vanno bloccati i siti 'mirror'e i motori di ricerca dovrebbero bloccare tutti i riferimenti agli operatori incriminati.
Ma queste modifiche mettono sull'attenti anche PokerStars che è già finita nella black list anche se dalla Russia continua a ricevere molto gioco. Alcuni siti sono stati segnalati come Pokerstars.com, updatead.pokerstars.eu e realchips.pokerstarscashier.com.E anche la room di Amaya, inserita nella lista nera nel 2014, si è guadagnata ben 46 menzioni e tantissimi siti mirror sono stati aggiunti il mese scorso. Segno che la Russia sta seguendo da vicino l'azienda in questione. Amaya seguirà comunque il solito iter legale per l'acquisizione della licenza russa anche se, nel frattempo, i rischi possono aumentare.
Secondo Calvinayre questo potrebbe avere effetti negativi sulle operazioni nel New Jersey. Il DGE ha già fatto sapere che gli operatori che operano in mercati 'grigi' non sono visti di buon occhio. Ma per ora non è chiaro come agirà il governo russo contro Stars e se lo farà. Ciò che è certo è che PokerStars non rinuncerà facilmente al flusso di gioco russo e, anzi, prima di provare a prendere la licenza, cercherà di tutelarsi legalmente e giustificare quelle entrate che la Russia potrebbe contestargli.

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