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Il poker in Spagna la 'pecora nera' di un gioco online in crescita: ecco i dati Dgoj

13 maggio 2016 - 12:05

Il poker in Spagna è la pecora nera del gioco online: i dati scendono mentre salgono casinò e scommesse. 

Scritto da Cesare Antonini

Un calo del 18,19% nel primo quarter del 2016 rispetto al trimestre dello scorso anno e un 'meno' 12,03% per quello che riguarda i ricavi lordi degli operatori (giocato meno vinto, prima delle tasse) sempre rispetto allo stesso periodo del 2015.


Sono i dati della Spagna rivelati dalla Dgoj, la Dirección General de Ordenación del Juego, la 'gemella' spagnola di Adm e Arjel,  e che segnalano come il mercato, lanciato successivamente a Italia e Francia, non solo non ha vissuto un boom simile a quello degli altri paesi regolamentati, ma, addirittura, vive già una contrazione notevole.
Sono stati raccolti 410.970.000 euro in questi rre mesi di cui Poker Cash 282.370.000 euro (68.71%) e Poker Tournament 128,60 milioni euro (31.29%).
Il GGR totale per gli operatori di poker, quindi, si attesta sui 14,79 milioni di euro distribuiti a loro volta così: Poker Cash 7.360.000 euro (49.77%) e Poker Tournament 7.430.000 euro (50.23%). In questo va segnalato un calo della raccolta del 19,12% per cash e una diminuzione del 16.07% dei tornei con un conseguente segno meno del 15,76% per il poker cash e il 7,99% per il torneo.
Il grafico dei ricavi prima delle imposte per gli operatori nel trimestre in questione quindi vede risalire leggermente i dati per gli operatori rispetto all'ultimo trimestre del 2015 ma il distacco con il primo trimestre del 2015 è davvero notevole.
Il poker scende del 7,97% rispetto all'ultimo quarter del 2015 complessivamente per quello che riguarda la raccolta mentre, come detto, segna una ripresa dell'1,59% rispetto al trimestre finale del 2015 ma, rispetto allo stesso periodo del 2015 cala del 12,08%. Problema strutturale, quindi, e dovuto alla liquidità partita già monca dai problemi della legge iniziale.
Il poker è l'unico gioco a scendere insieme ai concorsi. Il Casinò rispetto al T4 2015 aumenta del 15,43%, le scommesse del 12,28% e il Bingo del 16,95%. Addirittura le scommesse sono cresciute del 33% e il Casino dell'98% in un anno mentre il poker scende del 18,19%.
Segnali non positivi per un mercato che dovrebbe essere rilanciato entro i confini nazionali per poi essere messo in condizioni di guadagnare nuova liquidità nell'ottica di apertura mostrata dalla Francia e messa sempre a disposizione dell'Italia.

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