Poker online in California, Pdl modificata: strada spianata in Assemblea

Il disegno di legge che legalizza il poker online in California, e che è stato oggetto di ripetuti rinvii, è stato emendato cos' da dare risposta alle preoccupazioni di un gruppo di operatori di casinò di nativi americani, che si opponevano al provvedimento. E così la strada è stata spianata e più ottimisti pronosticano che l'Assemblea potrebbe votare la legge già lunedì prossimo. Tra le modifiche apportate, quella proposta dal deputato Adam Grey, che prevede una squalifica (ossia impossibilità di poter ottenere una licenza) quinquennale per coloro che fornivano poker online ai cittadini statunitensi, a dispetto della legge federale che lo vieta.
Era proprio questo l'oggetto del contendere: la definizione dei 'bad actor' e il loro accesso, ritenuto dai nativi americani troppo facile, alle licenze che saranno rilasciate. Ora l'emendamento sembra aver trovato la soluzione. È stata anche cambiata l'aliquota fiscale dei siti di poker online: da una scala crescente, dall'8,64 al 15 percento annuale, sulla base delle entrate lorde di gioco, si è passati a un tasso forfettario del 10 percento.
“Questo accordo dovrebbe garantire i due terzi dei voti da parte dell'Assemblea”, commenta Trent Hager, a capo dello staff di Grey. Lo stesso ritiene che queste indicazioni “saranno ben accolte in Senato”.