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Il poker online Usa nel giorno dell’insediamento di Donald Trump

20 gennaio 2017 - 08:15

Tanti gli Stati a stelle e strisce che stanno pensando alla regolamentazione del poker online. Spunta anche un ddl a Washington ma spaventa l’avvento della nuova gestione.

Scritto da Cesare Antonini

Qual è la situazione del poker online in Usa? Oltre ai soliti tre Stati che hanno già regolamentato e cioè New Jersey, Nevada e Delaware, sono quattro quelli che stanno valutando la regolamentazione: California, New York, Massachusetts e Pennsylvania. E, chissà, forse anche Washington. Il tutto, Donald Trump permettendo, ovvio. 

 

WASHINGTON CI PROVA - Un comitato del senato dello Stato di Washington si è riunito per discutere la possibile regolamentazione e la tassazione del poker online e dei daily fantasy sports. Il disegno di legge non è stato ancora introdotto ma la Poker Players Alliance è riuscita a farsi ascoltare dalla commissione commercio, lavoro e sport dello Stato Usa. 

“Migliaia di ‘washgintonians’ scommettono già sui siti off shore che forniscono gioco assolutamente senza alcun controllo e protezione locale. Tuttavia questo comitato può decidere come proteggere i consumatori online”, ha detto in audizione il direttore esecutivo della PPA John Pappas. 

E ancora: “Il regolamento dell’iGaming non dovrebbe essere visto come un’espansione del gioco d’azzardo nello Stato Washington ma come un’opportunità per tutelare i consumatori e aggiungere un nuovo canale di distribuzione per lo stato attuale e per l’industria del gioco regolata”. 

L’anno scorso un atto legislativo si fece strada per legalizzare il poker online ma venne bloccato vanificando ogni speranza. Stessa sorte toccò a quello del 2015 che non superò neanche la prima fase. 

Il poker online è criminalizzato nello Stato in base al diritto attuale. Nel 2006 ci fu un primissimo tentativo di abrogare tale legge ma anche in questo caso, nulla di fatto. 

Nessun giocatore di poker è mai stato accusato penalmente per aver giocato a poker entro i confini dello stato ma non è escluso che in questa fase potrebbe accadere. 

LO SPETTRO JEFF SESSIONS - L’arrivo di Trump alla casa Bianca, proprio oggi, genera ancor più incertezza di quella che ha sempre regnato in Usa. Avere Sheldon Adelson nel comitato di insediamento e tra i principali sostenitori economici per la campagna elettorale non è di certo una buona premessa. Quello che avrebbe promesso il procuratore generale Jeff Sessions di resettare il Wire Act e quindi vietare la possibilità di regolamentare il poker online. 
“Sono rimasto scioccato dall’interpretazione del Wire Act della precedente amministrazione Obama”, avrebbe dichiarato Sessions. 
Se Obama alla fine aveva lasciato una porta aperta per la regolamentazione interstatale, Trump potrebbe azzerare tutto. Ma è ancora tutto da vedere. 
Gli Stati che stanno valutando la regolamentazione dovrebbero fare in fretta sfruttando il periodo di ‘lame duck’ tra l’amministrazione Obama e quella del tycoon Donald. Ma vista la lentezza mostrata finora il rischio di perdere l’opportunità di regolamentare il gioco online è sempre più alto. 

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