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Svizzera e dot com: il 1° marzo si vota per bloccare poker e casino online

21 febbraio 2017 - 12:40

Il consiglio federale svizzero ci riprova e il primo marzo si rivota per il blocco dei siti di gioco di poker e casino online dot com. 

Scritto da Cesare Antonini

Avevamo scritto della vittoria (votazione finita 13 a 12) della posizione dei legislatori svizzeri che non volevano che "la nuova legge sui giochi d'azzardo consenta il blocco dei siti esteri non autorizzati in Svizzera". Insomma dot com libero con molti grinder di poker online che giocano proprio dalla Svizzera che avevano temuto il peggio per poi rimanere sollevati dalla vittoria in questione. 
Ora il primo marzo si vota nuovamente per bloccare i siti 'punto com'. La motivazione dietro la quale per poker e casinò online dot com andrebbero vietati è la stima tirata fuori da Marc Friedrich, direttore della Swiss Casino Association: "I casino svizzeri perdono ogni anno 250 milioni di franchi per colpa del gioco senza licenza". E, nonostante la precedente sconfitta, la Svizzera ci riproverà il primo marzo per inserire nella legge il blocco dei siti dot com.


Ma i politici sono ancora molto divisi su questa vicenda: "Se si dovesse interrompere il traffico di un sito sarebbe una violazione bella e buona della libertà economica. Piuttosto andrebbero vendute le licenze di gioco proprio ai siti stranieri così da recuperare anche i soldi in tasse", hanno analizzato due poilitici, la consigliera nazionale SVP Nathalie Rickli e il verde Balthasar Glattli.

Ma Friedrich insiste: "I siti stranieri aggirano la legge, non si può giocare online dalla Svizzera. Ma tutti accettano soldi con carte di credito svizzere e addirittura quattro siti navigavano anche su indirizzi web svizzeri. Vanno vietati e bloccati perché i casinò perdono 250 milioni all'anno.
Il consiglio federale, nonostante il parere preliminare della commissione legale che aveva bocciato la proposta 13 voti contro 12, vuole inserire la proposta del blocco dei siti nella prossima votazione del primo marzo.

I politici di cui sopra rimangono fermi oppositori del blocco così come l’Associazione svizzera delle Telecomunicazioni che aveva lanciato l'allarme: "Questo è per l’economia svizzera, un approccio inadeguato e fatale. I blocchi di Internet rendono Internet meno sicuro, meno affidabile, pur essendo inefficace nella pratica. I browser moderni già ora offrono la possibilità di disattivare con un paio di clic in modo completamente gratuito.
In un incontro tra esperti che si è tenuto in Svizzera nei giorni scorsi è stato dimostrato ancora una volta che i blocchi di Internet sono inefficaci, interrompere l’accesso a informazioni e dati, è discutibile in termini di diritti fondamentali e penalizza la ricerca e l’economia". Tutto vero.

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