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Australia: il Bitcoin la soluzione per bypassare la legge sul poker online

15 marzo 2017 - 09:49

La legge di poker online australiana potrebbe vietare il gioco e i players pensano già alle soluzioni alternative come la piattaforma Bitcoin. 

Scritto da Cesare Antonini

Il settore del poker online in Australia ha vissuto dei veri e propri cambiamenti “sismici” con un nuovo divieto sul gioco d’azzardo online che rischia di minare la possibilità di operare di siti dot com. 

L’Interactive Gambling Amendment Bill 2016 ha già costretto 888poker a lasciare il paese e le principali poker room come PokerStars e PartyPoker stanno programmanto la loro fuga dal Paese. 

Tuttavia una salvezza futura potrebbe essere il Bitcoin grazie al quale il poker online potrebbe avere ancora un posto in Australia. I giocatori avranno l’opportunità di giocare attraverso alcuni siti che sono bitcoin-friendly. Una grandissima notizia per i giocatori di poker online australiani che altrimenti rischiano di non avere più accesso alle room quando la normativa sarà davvero in vigore. 

 
Un’altra rassicurazione sembra essere quello che è successo in questi anni in Usa dove la legge imponeva di non giocare tassativamente, ma, alla fine, alcune room hanno continuato ad operare paradossalmente senza grossi problemi. 
Il Bitcoin, però, sembra la vera soluzione grazie alla possibilità di finanziare i conti anonimi tramite un portafoglio bitcoin a sua volta anonimo rendendo possibile agli americani di prendere un posto al tavolo da poker. Lo stesso potrebbe accadere per gli australiani che vorranno continuare a giocare a poker. Oltretutto il processo di acquisto del Bitcoin per gli australiani è decisamente più semplice rispetto agli Stati Uniti dove servono siti di scambio con un passaggio in più per depositare i soldi tramite criptovaluta e quindi col deposito sul sito di gioco. Alcuni siti Usa come Coinbase, però, per evitare problemi, impediscono i movimenti finanziari se si tratta di siti di scommsse o giochi online. In Australia, per ora, questo problema potrebbe non palesarsi. 
L’acquisto delle valute digitali può essere effettuato in 1.200 edicole con denato contante invece di passare attraverso due diversi portafogli bitcoin prima di depositare sui siti di poker online. In questo modo, caricato il conto, si versa direttamente sulle room senza passare per gli intermediari. 
Un processo davvero pazzesco che, in Italia e altri Stati, difficilmente passerebbe inosservato. Pensate alle leggi antiriciclaggio e alla possibilità di versare valuta contante in edicola su un sistema ancora non regolamentato come il bitcoin e le simili criptovalute. Si scatenerebbe un inferno. Ne siamo certi. 
Dovesse rimanere così la situazione, però, in Australia potrebbe non esserci nessun problema a meno che il regolatore non drizzi le orecchie e inserisca subito delle limitazioni su questi passaggi monetari. 

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