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Pennsylvania e poker online: la Camera rispedisce il progetto al Senato

09 giugno 2017 - 08:08

La Pennsylvania House ci riprova per il poker online e rimanda in Senato la proposta per la regolamentazione aggiustata secondo le sue indicazioni: è la volta giusta?

Scritto da Gt

Ennesimo tentativo da parte della Pennsylvania House per far passare il disegno di legge sul poker online al Senato. Nella serata di mercoledì 7 giugno è stata rivotata la proposta di legge HB271 ed è passata ancora con 102 voti a favore contro 89 contrari. E il Senato ora sarà costretto a parlarne ancora dopo aver criticato le somme e le aliquote della tassazione perché un framework così rischiava di essere "troppo costoso per le casse dello Stato".

Ora l'aliquota fiscale sui fatturati di poker online sono saliti al 16% dopo aver ricevuto molte critiche da parte degli operatori. Ora la Camera ha trasmesso per la discussione un piano che prevede un 16% per tutti i giochi anche di casino online. Ora i legislatori potranno portare il ddl sulla scrivania del governatore dello Stato che sarebbe il quarto a regolamentare il poker online.
Come detto la Pennsylvania potrebbe sentire la pressione dei lavori molto avanzati di due Stati limitrofi come il Maryland e New York. Sia per il gioco live che per l'online, qualora i due Stati dovessero far partire casinò e poker room, la Pennsylvania potrebbe perdere soldi con giocatori in fuga verso i confini. Questa dovrebbe essere la principale motivazione. Da non sottovalutare le perdite fiscali dei 12 casinò statali. E pare che il poker online potrebbe aiutare per un meccanismo fiscale insito nel decreto di legge.

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