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Il grinder 'FReEeeeEeZer': 'Il poker online mi ha portato via anni di vita'

22 gennaio 2018 - 13:25

La storia del poker player online marchigiano Emanuele FReEeeeEeZeR Pieroni sullo speciale TG5. 

Scritto da Ca

"Ero arrivato persino a fare la pipì nelle bottiglie d'acqua per non perdere neanche un minuto di grinding online. Ora rimpiango il tempo buttato, non i soldi, perché quello non lo ritroverò mai più". E' l'amara confessione di Emanuele "FReEeeeEeZeR" Pieroni, poker player delle prime armi nel gioco online d'Italia, alle telecamere del TG5 che ha realizzato nei giorni scorsi uno speciale molto dettagliato sulle dipendenze da internet "Fake Life, quando cadi nella rete". E tra le problematiche non poteva che uscire fuori il gambling online anche se l'esempio di Emanuele sembra più da ricondurre nelle dipendenze dal web che dal gioco.

Non a caso Emanuele vinceva e ha raggiunto anche i 350.000 dollari di rake back compreso lo status di Supernova Elite nel 2012-2013 che offriva ancora ottimi privilegi ai players.
Nell'articolato speciale la figura di Pieroni emerge con tutti i suoi rimpianti: "Sono marchigiano ho 31 anni ma un curriculum vuoto. Non riesco infatti ad immaginarmi con uno stipendio fisso, non concepisco come si fa ad alzarsi la mattina, io questo non lo so più".
Il poker gli ha cambiato la vita, negativamente ma non per le sue perdite: "Vedevo all'inizio questi programmi tv che facevano vedere tanti soldi vinti. All'epoca (2008-2009?, ndr) lavoravo in cucina con un contratto fisso ma mi licenzia perché volevo vincere e guadagnare di più e mi sono messo a giocare a poker online".
La vita cambia subito: "Dormivo pochissimo perché giocavo di notte - racconta Emanuele all'inviata del TG5 - se guadagnavo anche fino a 10mila al mese non contava nulla. Il valore dei soldi l'avevo perso. Non uscivo mai, non facevo aperitivi, cene, pensavo solo a quegli zeri che avevo lì sul monitor".
Adesso il rimpianto cresce: "Mi dispiace più per il tempo perso che per i soldi perché le ore, i giorni e i mesi persi non tornano più, per i soldi ci si arrangia in qualche modo. Ho perso tanti amici e anche la mia ragazza tre anni dopo che avevo iniziato a giocare. La storia si è spenta da sola mano a mano. Ero parte di un circolo con una stanza con le pareti che si chiudono intorno e non riesci ad uscirne più", conclude "FReEeeeEeZeR".

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