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Federico Piroddi super reg dell'Ipt: 'Più Accumulator che Freezeout ma mi sono adattato subito'

31 luglio 2014 - 11:35

Cinque piazzamenti, tre tavoli finali e una vittoria. E' il ruolino di marcia di Federico Piroddi, 21enne milanese e nuovo regular del circuito dell'Italian Poker Tour PokerStars.it e organizzato da Pagano Events. 

Scritto da Cesare Antonini
Federico Piroddi super reg dell'Ipt: 'Più Accumulator che Freezeout ma mi sono adattato subito'

 

Si parte subito con la domanda che ha fatto nascere questa chiacchierata: dopo aver piazzato 4 itm vincendo un torneo con la formula Accumulator, Federico ha raggiunto subito il tavolo finale anche nella rinnovata formula freezout.
Un caso, c'è un motivo preciso ma, soprattutto, qual è la formula migliore per giocare questo evento che è passato alla modalità freezeout da 1,100 euro di buy? "Io preferivo la formula Accumulator. Era molto più deep. Al day2-day3 mi sono ritrovato ad avere 300 bui a metà day2. Era impossibile venire eliminati c'era tantissimo margine ed è un ottimo gioco. Col freezeout al day2 ovviamente si rischia di più con 15-20x devi giocare il colpo. E' andato bene anche questa modalità ma sono due cose abbastanza differente".

Si discute ancora su quale sia la migliore formula per il poker live: "Di base preferisco sempre l'Accumulator ma la durata è veramente enorme ed è molto stancante stare 6 giorni e così tante ore al tavolo. Penso che il freezout sia una buona soluzione ma con 500 persone sarebbe perfetto a livello di prizepool. In effetti l'idea che con il vecchio 2.200 il primo prendeva oltre i 100.000 euro era davvero allettante e ti dava stimoli in più. Con l'Accumulator giocai 6 giorni per prendere 8.000 euro e in quel caso ebbi molti rimpianti. Con il 2.200, anche se c'erano maggiori iscritti, i premi al tavolo finale erano ovviamente più altri".

Programmi dopo questi ottimi risultati? "Adesso sarò a Barcellona ma giocherò solo Ept e prima c'è l'Ipo a Campione d'Italia visto che sono a due passi non posso perdermelo. A settembre l'Ipt a Sanremo e poi si vedrà. In realtà ho ridotto le trasferte live anche se, visti i risultati, dovrei farne qualcuna in più. Prima partito per un mese e andavo dappertutto ma piano piano mi sono reso conto che non conveniva e ho anche iniziato a scremare i posti: non mi piace Nova Gorica mentre Saint Vincent e Sanremo sono quelle in cui si può fare anche qualcos'altro oltre al poker.
In ogni caso non mi perderò alcuni Ept, gli Ipt e altri tornei che ne può valere la pena come field e come prizepool".

Online? "Gioco sui 4 circuiti principali del dot it come PokerStars, PokerClub, GD Poker e iPOker. Prima dell'Ipt ho sbollato tanti final table a tanti eventi diversi. Il mio main game è il torneo anche se ogni tanto mi imbarco in heads up cash game pur sapendo di non essere totalmente a mio agio".

Ormai sei un professionista di poker giusto? Stai pensando anche tu alla 'fuga' dall'Italia per giocare online? "Sì sto vivendo di poker da un anno e mezzo. Non credo però di trasferirmi all'estero. Prima ho da sistemare alcune cose poi si vedrà. Il dot com non è una priorità anche se mi piacerebbe e sul dot it stanno scemando alcuni tornei. Gli high roller da 200 stanno diventando dei sit and go. Io mi trovo bene coi reg ma forse è meglio concentrarsi su buy in più bassi ma con maggiori partecipanti e quindi prizepool superiori". Altrimenti conviene organizzarsi degli home games, scherziamo con Piroddi.

Niente Las Vegas quest'anno? "No ma l'anno prossimo non manco. Ovviamente è un grande sogno anche per me. Però a Sanremo, durante l'Ept, ho giocato praticamente tutti i tornei facendo malissimo e questo mi ha penalizzato. Per ora il torneo più bello che ho giocato è stato l'Estrellas Poker Tour in Spagna lo scorso anno".

 

 

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