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Gabriele 'Galb' Lepore, Sisal Poker: 'Il mio settimo anno da pro più online che live'

29 gennaio 2015 - 12:25

Nel panorama drammatico dei professional poker player italiani uno dei più longevi e fresco di rinnovo con Sisal  è Gabriele Galb Lepore, 'ex sindaco di Las Vegas' oltre che autore di quella tripletta storica veneziana (Notte del PokerClub, Snai Cup e Wpt National) tra dicembre 2012 e marzo 2013 che lasciò tutti di stucco. 

Scritto da Cesare Antonini
Gabriele 'Galb' Lepore, Sisal Poker: 'Il mio settimo anno da pro più online che live'


Lui e il team Sisal, seppur con contratti adeguati alla realtà attuale del mercato italiano, rimangono quindi in sella: "Sono molto contento di fare parte del team Sisal per il settimo anno consecutivo e ringrazio tutti per la fiducia. Credo di essere il più longevo come 'mono sponsor' insieme a Luca Pagano. Per quello che riguarda la situazione attuale non è altro che il risultato delle scelte e degli avvenimenti che si sono verificati negli ultimi anni".
Che stagione pokeristica ci dobbiamo aspettare e quali sono i programmi di Galb? "Ho intenzione di concentrarmi sull'online, giocherò come mio solito mtt e sto partendo con un progetto di stack coaching in collaborazione con Sisal che spero di cominciare a febbraio, sto selezionando i candidati in questi giorni anche tramite Facebook, quindi, fatevi sotto".
C'è ancora da fare qualcosa per promuovere il poker o la situazione è un po' rigida, specie parlando di investimenti da parte delle room e quindi il lavoro sarebbe complesso?
"Secondo me al momento se si vogliono avere risultati commisurati agli investimenti bisogna fare un lavoro molto particolare, di fino, quasi porta a porta o comunque utilizzando canali non convenzionali. Visto come si è strutturato il poker.it tra quote di mercato e la diminuzione dell'appeal del prodotto, al momento investire grosse cifre in grossi progetti è controproducente, meglio seguire progetti più mirati".
Dal vivo dove vedremo Gabriele Lepore? "Penso che giocherò i tornei con buy in medi in Italia visto che al momento mi sembrano gli unici che val la pena giocare in relazione al budget che si ha".
Se il prodotto scende i tagli sono fisiologici. Forse nel mercato italiano sono un po' esagerati? "I tagli al mercato delle sponsorizzazioni sono enormi e, a mio modo di vedere, è un errore quello che stanno commettendo tutti nel poker dot it".
Non possiamo non parlare di Las Vegas: tornerai, ti manca, quali sono i migliori ricordi? "Sicuramente tornerò a Vegas, anche se sarà più un viaggio turistico che di lavoro visti i vari problemi tra tassazione e sponsorizzazioni ridotte ai minimi termini . A Las Vegas ho un sacco di ricordi, ho vissuto lì circa un paio d'anni negli ultimi sette, potrei scriverci un libro con tutti gli aneddoti e storie varie. Anzi probabilmente ci potrei scrivere una trilogia di libri. Mi manca un po', mi mancano le WSOP, mi manca la nightlife e tutte le incredibili comodità della città. Però sto apprezzando anche questo periodo di disintossicazione, perché Vegas è un posto che ti mangia dentro, ti logora ed ogni tanto fa proprio bene stare a distanza di migliaia di chilometri. Il ricordo più bello è stato quando il final table di Filippo e tutte le storie collegate, leggendario".
L'argomento del momento sembra essere il poker cinese online. Cosa ne pensi di questo nuovo prodotto/gioco? "Non so se il poker Ofc prenderà piede in Italia ma io ho sicuramente intenzione di provarlo. Il mercato invece non so se è pronto per un gioco cosi diverso dagli altri anche se in America ha preso molto piede e questo fa ben sperare. Naturalmente dobbiamo considerare che il loro mercato è molto piu maturo del nostro e quindi il lancio di un gioco del genere è molto più facile", conclude Gabriele Lepore.

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