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Stefano Ferrara, poker manager Domusbet.it: 'Cavalcare l'onda positiva dei dati live e online'

19 maggio 2016 - 10:20

Intervista a Stefano Ferrara, poker manager e pro di DomusBet.it: lo scenario del mercato attuale e cosa fare per il futuro. 

Scritto da Cesare Antonini

"Il segreto del successo risiede nella costanza con cui si persegue uno scopo. E credo che sia il momento di tornare a investire e credere sia nel poker online che nel poker live perchè i segnali che ci arrivano e i dati che consultiamo ci offrono davvero ottime prospettive per il futuro. E noi di Domusbet stiamo lavorando proprio per cavalcare quest'onda positiva e per sostenerla".

A parlare è il poker manager e pro di DomusBet.it, Stefano Ferrara. Brand sempre più in vista con tanti passaggi nei media nazionali e con ottimi margini di crescita sia nel betting che nel gioco online.

Parlavamo di dati positivi giusto? "Sì, sono sotto gli occhi di tutti. Il poker online
è cresciuto. Ad esempio a marzo 2016 i tornei hanno fatto registrare +31,4% rispetto al mese dello scorso anno. Nei primi tre mesi ora il dato si attesa oltre il 6% in più rispetto al 2015. I dati parlano di 32 milioni di spesa soltanto nel poker torneo solo nel mese di aprile e bisogna ritornare al 2013 per un dato cosi confortante".
La gente gioca a poker e buona parte del mercato torna a giocare mtt online ma soprattutto dal vivo. Giusto? "Prendiamo l'esempio di Campione d'Italia che ci sta stupendo sfornando garantiti su garantiti e ottendendo risultati incredibili. Il movimento in generale è positivo e il poker sta tornando sulla strada giusta".
La 'marea' torna a spingere positivamente ma cosa serve in più per sostenere questa crescita? "Per entrare nel mondo del poker in maniera decisa secondo me serve che le aziende dei giochi online credano di nuovo in questo settore finanziandolo. Ma sopratutto per far tornare il mercato a livelli ancora più alti bisogna definire una volta per tutte le aperture dei circoli live dove far crescerre giocatori in maniera sana fin dai buy in più piccoli e nella logica del bankroll".
E Domusbet come si colloca in questo scenario? "Innanzitutto stiamo cavalcando l'onda con tanti progetti che sostengono i concetti in cui crediamo. Stiamo sviluppando il team pro che punterà molto sul poker online premiando i grinder della piattaforma ma sto cercando anche di portare dentro qualche grosso nome, amici che potrebbero sposare il progetto".
Ci accennasti ad una scuola di poker live? "Sì ma a me piacerebbe sviluppare una scuola che faccia crescere il player a 360 gradi e anche chi è alle primissime armi. Non serve dare dei concetti teorici buttati lì a caso. Bisogna far crescere il player come persona e come professionista di questo gioco".
Qualcuno stuzzicava noi giornalisti: come mai le super vittorie live e online dei nostri players non riescono ad avere più il clamore di qualche anno fa e sembrano non servire ad avvcinare nuovi player? Dobbiamo vincere il main Wsop per tornare sui media nazionali? "Forse molte news sono inflazionate o comunicate male. Forse siamo ormai abituati a risultati di questo tipo? (Vedi gli 800mila dollari vinti da Sammartino o gli 1,4 milioni di Kanit o i successi di Roccoge, ndr). Io ricordo ancora il terzo posto all'Ept di Sanremo di Dario Minieri. Se ne parlò per almeno 2 anni e personalmente mi emozionai molto a vedere quelle scene. Ovviamente in questo ragionamento non dobbiamo dimenticare la fase down da cui proviene il poker con il calo vertiginoso dell'effetto moda".
Una nota positiva c'è: se queste vittorie fanno meno notizia significa che siamo cresciuti come gioco noi italiani? "Beh assolutamente sì, ormai c'è consapevolezza di essere fra le nazioni top nel poker ma allo stesso tempo bisogna far sognare i nuovi giocatori e trasmettere loro queste come imprese e non come ottimi risultati. E, ripeto, costanza e impegno e raggiungeremo nuovamente il successo", conclude Stefano Ferrara.

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