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Vivaldi (Ept): 'Tanti i fattori chiave per il successo di un evento'

19 luglio 2016 - 13:09

Luca Vivaldi, head floor manager Ept a 360 gradi in una lunga chiacchierata su Gioconews,it. 

Scritto da Cesare Antonini

Sanremo - "Non gioco mai per ovvi motivi e in attesa dell'Ept di Barcellona, prossimo grande appuntamento per il mio lavoro e per il poker live, mi sono schierato ai tavoli del Casino di Sanremo per la Tilt Poker Cup e peccato per essere uscito. Adesso massima concentrazione e impegno per la città dei record, anno dopo anno, la splendida capitale catalana". A parlare a Gioconews.it è Luca Vivaldi, l'head floor manager dello staff dell'European Poker Tour. Un'eccellenza tutta italiana visto che Luca è in vetta alla scala gerarchica dello staff tecnico Ept che poi conosceremo meglio nel corso di questa chiacchierata.


Ma anche al tavolo non si comporta mica male. Tecnico nel gioco e perfetto nella gestualità. Cappellino e t shirt non è il Vivaldi che siamo abituati a vedere tra i tavoli Ept in giacca e cravatta e gli immancabili occhiali da vista.
A Sanremo gioca bene, come abbiamo detto, esce in un colpo piuttosto pazzesco. Ricordiamo la mano:
Livello 800/1600 ante 200.
Apre utg dove siede un player deep per 3600 chips, gioca Lyudmila con 80k dietro e dal cutoff Luca Vivaldi betta 9600 chips. Cold calla bottone, chiama original raiser e chiama Rudova. In 4 nel colpo per un pot da 40000 chips!
Flop: Q-6-4 rainbow, check, check, 18100 Vivaldi, gioca Lyudmila e passano gli altri due.
Turn: 5 check, 20000 chips Rudova, 60000 Vivaldi. Tanka e alla fine mette Lyudmila.
Rudova: 88
Vivaldi: AA
River 7.
Archiviata la piccola parentesi al tavolo torniamo a parlare di Ept e del tuo lavoro: si parte con una delle tappe immancabili per i rounders di poker live: "Un evento pazzesco che riesce a fare sempre record come l'anno scorso quando superammo tranquillamente i vecchi numeri o come l'Estrellas Poker Tour con tre flight e 3.300 entries. Allo stesso modo crescono sempre i numeri dei tre high roller in programma dal 10mila single re entry, al 25mila e al 50mila euro".
Una domanda che ci poniamo spesso e che rigiriamo a chi fa parte integrante dello staff: ma come mai si dice che il poker è in crisi che il mondo è in crisi mentre i numeri dicono il contrario? "Ci sono molti elementi che contribuiscono alla crescita continua di un evento. Innanzitutto la fama di un torneo aiuta allo stesso ad autoalimentarsi. I giocatori sanno che farà numeri e si iscrivono comunque. Fondamentale la base di qualificati online molto alta grazie all'impegno di PokerStars se parliamo strettamente di Ept. Sapere che c'è una base davvero alta di partecipanti aiuta agli altri a venire e iscriversi.
E' importante poi creare l'evento: Ept sta scegliendo la logica festival proprio per questo e alcune location come Barcellona o Praga sono davvero attese e ideali in questo senso".
Anche se i soldi e i bankroll si assottigliano ad alcuni eventi non manca nessuno: "Ormai i giocatori fanno economia e indirizzano il loro spending in tornei che fanno i numeri, dove c'è occasione maggiore di vincita o semplicemente per loro sono Ev+. Barcellona e Praga, ad esempio, sono due posti economici come città per i costi di vita e i trasferta. Sai che ci sono molti hotel comodi e cheap e con 20 euro puoi anche mangiare due volte al giorno. In molti si portano anche la famiglia mentre in altre location rischia di essere proibitivo. In Italia c'è l'IPO, perfetto esempio di quello che dico".
Come head floor e come appassionato in quale location Ept torneresti e dove andresti per la prima volta? "Tornerei tutta la vita a Vienna, bellissima. Mentre per le nuove location non posso parlare ma stiamo aspettando alcuni sviluppi che potrebbero riservare buone sorprese per il circuito".
Ci spieghi il tuo lavoro, il tuo ruolo, la tua grande crescita nelle gerarchie Ept? "L'organizzazione Ept è molto particolare e decisamente gerarchica anche se, partendo dal basso, troviamo i dealer che però per noi sono l'anello più importante della catena, senza alcun dubbio. Poco sopra troviamo i ?Senior dealer', quelli più esperti che spesso aiutano anche i floor a coordinare il torneo e a prendere qualche decisione. Poi ci sono gli 'assistant floor' uno step verso il floorman vero e proprio, un tassello importante che affianca i direttori del torneo. Poi ecco i floorman e sopra ci sono due figure, un 'signor floor' che risponde al nome di Nick O'Hara e poi ci sono io, l'Head floor manager. Ancora più in alto ci sono i Td Toby Stone e Thomas Lamatsch ormai più burocrati che lavorano all'interno dell'organizzazione mentre io rimango il fulcro tra le decisioni dall'alto e l'operatività vera e propria dello staff. Mi occupo tra registrazioni dei players, delle card, dei seat, dei redraw, della coordinazione dei dealer. Difficilmente sono in un torneo anche se so praticamente tutto quello che accade visto che lo organizzo".
Una bella eccellenza per l'Italia: ma quanti siamo nello staff Ept? "Siamo una decina di persone fisse su staff che per eventi come Barcellona possono toccare anche le 220 unità".
Ultime news su Barcellona? "Non ci sono grossissime novità: saranno 64 tornei in 13 giorni. Tantissimi anche se c'è stato qualche taglio perché abbiamo lavorato come al solito per accontentare tutti i players, magari facendo meno tornei ma coprendo tutte le varianti".

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