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Roby Begni, il bilancio di Las Vegas, la sua crescita e gli obiettivi futuri a tutto poker

28 luglio 2016 - 11:37

Roby Begni si racconta dopo l'esperienza di Las Vegas e parla della sua crescita e del movimento del poker. 

Scritto da Cesare Antonini

"Un bilancio negativo e ora dobbiamo ricostruire anche se è vero che 'per fortuna c'è il cash game a Las Vegas', dove in effetti si gioca e si vince bene. Intanto continuo la mia crescita grazie ai campioni di poker che frequento e grazie alla vicinanza con il Casinò di Campione d'Italia determinante per il mio miglioramento". Roby Begni, italo-svizzero e pro del Campione Poker Team, racconta a Gioconews.it, come sono andate le Wsop e come sta andando la sua carriera di pokerista sempre piena zeppa di progetti e tanta voglia di crescere ancora. E sempre di più.
Righe estratte da varie discussioni con Roby: dalla cena al Sushi Kaya di Las Vegas con tanto di accoglienza a Raf Castro e Andrea Cortellazzi appena atterrati nella Sin City ad un caffé dallo Starbucks del Rio Casino per poi tornare in Italia, ai tavoli del Red Shark del Casinò di Campione.
Com'è andata a Vegas, insomma? "Ho vinto qualcosa sia cash che mtt ma complessivamente i conti mostrano il segno negativo. Peccato per il main event che era il torneo che aspettavo da un anno, il quinto della mia carriera ma, purtroppo non è andato come speravo. Il field è spaventoso ma paradossalmente più comodo di eventi da 3mila e 5mila dollari pieni zeppi solo di regular. Qui trovi molti giocatori meno preparati e chi cerca l'occasione della vita o, semplicemente, vuole togliersi lo sfizio di giocarlo. Peccato anche per il day2 del Wpt dell'Aria Casino dove ero uno dei pochi qualificati rispetto agli entries. E poi ho fatto una bolla anche al Goliath da 600 dollari del Planet Hollywood dove erano in corsa molti italiani amici come Gianluca Escobar, Walter Treccarichi, Mario Perati, David Bravin e altri ancora".
Insomma la storia del cash game è vera o è una bella scusa dei players per dire di non essere andati rotti negli mtt? "Puoi perdere anche al tavolo cash ma, a differenza del torneo, se perdi uno stack ricarichi e puoi recuperare allungando la sessione e sfruttando gli errori commessi e i leak trovati agli avversari. Ho giocato i livelli bassi e guadagnare dai 300 agli 800 dollari al giorno è un obiettivo decisamente perseguibile".
A Vegas non sarà andata come sognavi ma è impossibile non vedere quanto sei cresciuto: "Ho giocato tantissime mani, grazie alla vicinanza col casinò di Campione che, con la Cpt di Andrea Bettelli, è anche mio sponsor. Ora non gioco più solo tornei ma anche tanto cash e anche qualcosa online. Mi serve a variare il gioco e a vedere le differenze sugli spot giocati tra le varie modalità.
Ma mi ha aiutato tantissimo la vicinanza anche a campioni del calibro di Claudio Swissy Rinaldi, sempre fortissimo, Mario Perati che ho spesso in camera nelle trasferte, Cesarino Treccarichi e anche Gaetano Preite. Un super coaching gratuito è qualche brain storming con Sergio Castelluccio che è uno dei più forti in circolazione. Non è un segreto assorbire le nozioni e le linee dei grandi campioni, lo fanno in molti. Il segreto sta nell'adattare queste info al proprio gioco".
Eri considerato super nitty, ora dicono che sei cambiato tantissimo? "Due anni fa ero molto tight, è vero. Poi mi hanno visto negli streaming di alcuni tavoli e dicono che sono cambiato. Ma vedere solo alcune fasi del torneo non puo' bastare a giudicare il gioco di un player. In generale il mio non è un cambiamento radicale. Anzi. Se non hai la classe o la propensione al gioco 'aggro' di Ivan Gabrieli o di Davide Suriano è inutile che decidi di seguire alcune linee forzandole. Se quello non è il tuo gioco non devi per forza seguire alcune linee, sarebbe controproducente. Forse sarebbe meglio partire da zero e costruire il proprio gioco. Altrimenti è difficile snaturare il proprio essere al tavolo".
Quali sono i fattori cruciali per arrivare in fondo ad alcuni tornei importanti? "Condivido la visione di Max Pescatori che ha giudicato importante la presenza di un angolista in alcune fasi late stage. Come Fabio Coppola ad esempio. In generale bisogna sedersi al tavolo con grande concentrazione e con la mente sgombra. Zero pensieri. Se hai problemi rischi di prendere decisioni poco corrette. Sono anche contrario a musica e giochi al tavolo, specie nelle fasi finali. Bisogna essere sempre concentrati".
Dopo tanta esperienza è forse il momento di pensare al level up? "Mi piacerebbe fare meno tornei ma di maggiore qualità anche se ho acquisito molta esperienza proprio giocando tanto. Alzare il livello però è fondamentale e serve giocare con players di maggiore qualità. Parlo di buy in sopra i 2-3 mila euro/dollari. In ogni caso sarò schierato ovviamente alle Wsop Circuit di settembre a Campione d'Italia (8-20 settembre, ndr) cercando di sprecare meno energie".


Dopo la 'sbronza' Vegas si torna in Italia e in Europa, come sta il poker live? "Credo che il meglio sia rappresentato dall'IPO per i numeri e le aspettative di vincita dei tanti players che accorrono. Sempre di più tra l'altro. E' un torneo sempre ev+ da giocare per struttura e prize pool. Settantacinque minuti di livelli sono davvero rari di trovare a questi importi. I miei migliori risultati sono stati quelli dell'IPO Master dove ho fatto un primo e un secondo posto.
Ora aspettiamo anche le Wsop d'Italia che sono state migliorate molto nello schedule e giocherò tutto il palinsesto no limit hold'em".
A proposito: ma le varianti, interessano? "Prima devo fare un grande risultato nlh e diventare veramente forte a questo gioco. Poi la voglia di passare ad altri giochi c'è ma non è semplicissimo. Quello che so è che cercherò sempre di giocare a poker".
Intanto nel cassetto c'è anche qualche altro progetto interessante: "Sto facendo i lavori nella mia splendida casa e ho previsto uno spazio, una grindhouse per 2-4 players che possono venire in Svizzera a giocare e vivere con il casinò di Campione vicino e tutte le comodità del caso. Sono molto fiducioso che possa diventare un bel punto di riferimento specie dopo gli ultimi sviluppi normativi in Slovenia", conclude Roby. E super good luck!.

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