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'Devilfish' Ulliott e Phil Ivey nella Poker Hall Of Fame class 2017

22 luglio 2017 - 07:11

Phil Ivey e David Devilfish Ulliott entrano nella Poker Hall of Fame delle Wsop di Las Vegas per la class 2017: per Max Pescatori se ne riparla nel 2018. 

Scritto da Ca

Las Vegas - Phil Ivey e David “Devilfish” Ulliott sono i due nuovi membri della Poker Hall of Fame delle World Series di Las Vegas per la class 2017. Forse con un anno di ritardo il compianto Ulliott, scomparso per il cancro ad aprile 2015, entra nella Phof che, invece, accoglie in maniera “express”, Phil Ivey fresco del compimento del 40esimo anno d’età. 

Prima il pubblico, quindi i 27 membri viventi della Hall of Fame e un gruppo di esperti giornalisti, hanno valutato e annunciato oggi la decisione. 

Vale sempre la pena ricordare di chi stiamo parlando. Ivey doveva solo compire i 40 anni per essere riconosciuto come uno dei più grandi di tutti i tempi: circa 24 milioni dollari vinti dal vivo senza contare quello che avrà vinto nel cash game e nel poker online. Ha anche vinto 10 Wsop bracelet oltre a significare tantissimo per il movimento mondiale del “giochino” che tutti amiamo. 
“Voglio ringraziare chi mi ha votato e quindi eletto. Essere al fianco di leggende come Doyle Brunson e Chip Reese per me è un onore. Amo il gioco del poker e il poker ha fatto tanto per me. Sono uno dei fortunati che si guadagna da vivere giocando. E ringrazio ancora la mia famiglia, i miei amici e tutti quelli che mi hanno sostenuto in questo lungo viaggio”, ha commentato Ivey. Un viaggio che, si spera, non finisca mica qui. 
 
Ulliot, come detto, non è più tra noi dal 2015. La sua nomina è dovuta alle sue vittoria pazzesche ma anche per aver contribuito fortemente allo sviluppo del poker nel Regno Unito. A livello mediatico, poi, “Devilfish” ha tenuto incollati tutti nel Late Night Poker aiutando il gioco alla fiffusione. Ha anche vinto un Wsop bracelet nel 1997 ed è stato un personaggio di riferimento nei tornei live per almeno due decadi. 
 
A ritirare il premio, la sua famiglia: “Vogliamo ringraziare il publico, i media e i membri della Poker Hall of Fame che hanno votato David per entrare in questo prestigioso club. Sappiamo che starà strimpellando la sua chitarra e probabilmente starà chiedendo perché non sia stato nominato prima! Non passa un giorno che non lo pensiamo e ci manca tantissimo. Siamo orgogliosi che abbia preso il suo posto nella storia del poker e così la sua leggenda vivrà per tanti anni ancora. Crediamo che sarebbe stato contento del progresso di John Hesp nel main event, un regulare nel Napoleon’s di Hull, la casa di David nel Regno Unito. Ringraziamo anche Rob Yong e Simon Trumper del Dusk Till Dawn per il loro sostegno e accogliamo con favore anche la cerimonia che il King’s Casino organizzerà ad ottobre durante le Wsop Europe”. Come Devilfish diceva: “Life is a blast. It doesn’t last. Live it long and live it fast’.”
 
Da rimandare al 2018 gli altri finalisti che potrebbero essere ammessi in futuro tra cui anche il nostro Max Pescatori che era alla terza nomination consecutiva con David Chiu, Mori Eskandani, Ted Forrest, Thor Hansen, Mike Matusow, Max Pescatori, Matt Savage e Huckleberry Seed.

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