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Il Psg e il poker una lunga tradizione e con Neymar Jr si gioca ancora di più

24 ottobre 2017 - 08:56

Il Psg e la passione per il poker: con Neymar Jr le partite aumentano vista grande passione del talento brasiliano. 

Scritto da Ca

Neymar JR non ha trovato grosse difficoltà per continuare la sua passione per il poker anche nella sua nuova città Parigi. Nella sua nuova casa acquistata nei pressi della capitale francese pare che l'asso brasiliano giochi regolarmente con Marquinhos, Maxvell o Kevin Trapp.
Tuttavia la tradizione pokeristica del Psg affonda le sue radici anche nelle storie che vedevano "grindare" spesso a casa e in ritiro anche Javier Pastore, l'ex trequartista del Palermo e il portiere Sirigu prima di tornare in Italia per difendere i pali del Torino. Pastore aveva proprio un tavolo in casa dove in molti si siedevano per passare qualche ora con le carte in mano.

L'arrivo di Neymar sembra proseguire nella tradizione, anzi, incrementerà il gioco. Come ci confessò Felipe Ramos a Las Vegas, il talento ex del Barcellona, è un vero appassionato di poker. Di sicuro il vip/star sportiva che ha preso più sul serio il giochino. E il tutto non si è assolutamente fermato con la sponsorizzazione di PokerStars come magari capita per altre star del calcio o dello spettacolo.
Gregory Chochon, manager di Caesars Entertainment e del team Wsop insieme al "nostro" Simone Ricci, ha confessato a Poker Post la sua giornata con Neymar a Las Vegas quando l'attaccante Psg è volato ai tavoli del Rio per giocare a poker. Anche questa è storia nota per noi ma sentiamo cosa dice Gregory: "Sono stato subito colpito dalla gentilezza e dalla passione per il poker che ha questo ragazzo. Ho incontrato tanti sportivi e persone che giocano nel tempo libero ma lui è di gran lunga il più appassionato. Mi ricordo il primo anno quando vinse un sit'n go da 20 persone. Lo vidi andare via con il suo amico Felipe Ramos. Discutevano. Gli chiesi se c'era qualche problema ma Felipe mi confidò che Neymar, pur avendo vinto, stava facendo review delle sue mani ed era arrabbiato di alcune situazioni che pensava di aver sbagliato".
Poi Chochon e i colleghi hanno deciso di regalargli un braccialetto per ringraziarlo della sua presenza a Las Vegas.
 

L'aneddoto preferito dai manager Wsop è questo: "Quest'anno, il 2017, avevamo organizzato un torneo privato e nascosto, senza avvertire nessuno e con la sicurezza a proteggere la privacy di Neymar. Ma lui ha poi espresso un desiderio che c'ha gettato nel panico: voleva giocare nella Pavilion room, la più grande del Rio, insieme ai giocatori di tutto il mondo. Abbiamo organizzato in fretta e furia con alcuni players. Lui si è nascosto in una felpa col cappuccio comprata nello store Wsop per proteggersi anche dall'aria condizionata. Ha offerto da bere a tutto il tavolo e una massaggiatrice per tutti gli avversari. E' stato bellissimo".
In attesa di tornare a Las Vegas chissà quando visto che è anche l'anno dei mondiali, Neymar potrà giocare con i compagni e sfruttare anche i tornei di poker che si giocano al Parc de Princes e organizzati dalla società di gaming francese PMU.

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