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La deputata Binetti contro la Casa degli Assi: 'Trasmissione inopportuna che promuove il poker illegale nei circoli'

01 aprile 2015 - 07:55

Mentre si lavora per cercare di costruire una cultura di gioco che possa essere intrattenimento e non investimento, l’interrogante ritiene che questa trasmissione (la Casa degli Assi, ndr) sia a dir poco inopportuna anche perché, benché andrà in onda in seconda serata, essa promuove il gioco del poker, che è vietato, ma che a causa di un vuoto normativo e di pronunce di alcuni TAR, è praticato in oltre mille circoli privati italiani.

Scritto da Cesare Antonini
La deputata Binetti contro la Casa degli Assi: 'Trasmissione inopportuna che promuove il poker illegale nei circoli'

E' la 'sciabolata tesa' di Paola Binetti, deputata di 'Per l'Italia', contro il programma di Italia 1 prodotto e promosso da PokerStars.it e partito lo scorso 29 marzo sulle reti Mediaset con le prime puntate sui casting. Una richiesta legittima quella della Binetti anche se, come noto, il Governo sta lavorando sul mondo del gioco con la delega fiscale di prossima attuazione: "Chiedo al Ministro dell’economia e delle finanze, al Ministro dell’interno, al Ministro della salute quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere, anche promuovendo apposite campagne informative, per costruire una cultura di gioco che non induca dipendenza e dipendenza grave, fenomeni che, ad avviso dell’interrogante, rischiano di essere accresciuti da programmi come quello di cui in premessa".
Tuttavia la formula del programma sembra andare più verso l'abilità e la cultura del gioco, come invoca la deputata, che spiega perfettamente il funzionamento del programma: "Al momento dell’entrata nella casa maltese ogni partecipante riceverà 15.000 chip e potrà rimanerci fino a quando non le avrà esaurite, con la possibilità di incrementare questo « stack » attraverso sfide di abilità all’interno della casa e prove in esterna. Il concorrente con più gettoni (detto chip leader) potrà godere di alcuni privilegi, che saranno svelati nel corso del programma, mentre quello con meno gettoni verrà penalizzato nello svolgimento delle varie attività; nel corso dello show diretto dal Team PokerStars Pro Luca Pagano i giocatori che avevano partecipato ai tornei on-line di PokerStars.it proveranno a prendere il posto degli inquilini entrati dalle selezioni live per aggiungere un po’ di attrattività alla ricetta che mette in palio 50.000 euro in gettoni d’oro".
Proprio così: coaching di poker, prove di abilità e poi un premio finale sì, ma non che non svolta la vita e non acceca di certo il popolo come alcuni programmi, in primissima serata, invece, sembrano puntare. Azzardo puro quello che mette di fronte cittadini semplici a vere e proprie scommesse: lasciare 60mila euro o puntare al super premio finale col rischio di rimanere con un pugno di mosche in mano?
Un segnale positivo è comunque la visione della Binetti che parla di "vuoto normativo" oltre alle "pronunce di alcuni Tar" che consentirebbe l'esistenza di oltre 1.000 circoli privati in tutta la Penisola. Allora non sarebbe preferibile chiedere al Governo perché non ha ancora messo mano alla regolamentazione del gioco live visto che, dal lontano 2009, aziende, imprenditori e players, aspettano il pacchetto di norme o di semplici indicazioni, per poter giocare legalmente sul territorio nazionale. Possibile che si debba sempre prendere la palla al balzo per attaccare il settore del gaming anche quando fa le cose secondo le regole?

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