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Francia: cauto ottimismo sulla liquidità internazionale di poker online

20 ottobre 2016 - 16:38

Le reazioni dalla Francia della tavola rotonda di Gioconews.it all'Eig di Berlino sulle novità della liquidità internazionale. 

Scritto da Cesare Antonini

"Il presidente dell'Arjel Charles Coppolani è davvero ambizioso sulla stampa italiana quando parla del lancio nel 2017 della liquidità condivisa di poker online. Tuttavia i problemi da superare sono tanti e le previsioni dell'Arjel sono assai ottimistiche?". La reazione della stampa francese (Clubpoker.net) non è così positiva come ci si potesse aspettare. Le dichiarazioni rilasciate in esclusiva da Coppolani a Gioconews.it nel corso della tavola rotonda dei regolatori europei dell'Eig Berlino di ieri, mercoledì 19 ottobre, parlano comunque di alcune difficoltà da superare.
Ma quali sono? "I problemi sono in merito alla riscossione dell'Iva e alla differenza di tassazione: in Italia c'è quella sul margine, in Francia no. E non ci sembra che dai due lati delle Alpi ci sia la volonta né dall'una né dall'altra parte, di adottare il sistema di tassazione del prossimo".


Ma sia Coppolani che Daria Petralia, direttore dell'ufficio gioco online di Adm, hanno premesso proprio la presenza di notevoli problematiche sulle quali, tuttavia, si sta lavorando speditamente. Quindi cerchiamo di conservare una certa dose di ottimismo anche se, quando si parla di 2017, probabilmente sarà l'ultimo quarter del prossimo anno.
Secondo la stampa francese, comunque, l'Italia ha un chiaro vantaggio sugli altri candidati potenziali: "Il giovane mercato portoghese ha già posto le basi per una riforma legislativa paragonabile a quella Francese e la stessa posizione sembra essere assunta dalla Spagna. A breve termine potrebbero essere candidabili paesi come la Germania, l'Austria e il Regno Unito per vari motivi".
Ottimismo ritrovato nella notizia rilanciata sempre da Gioconews.it sull'incontro del 17 novembre tra regolatori: "Questo nuovo incontro significa che c'è la voglia di accelerare il movimento. Anche perché i regolatori dopo essersi incontrati a settembre avevano programmato un meeting ai primi del 2017 in Portogallo".

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