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Tony G sfida in heads up Donald Trump: mozione Ue contro il Muslim Ban

07 febbraio 2017 - 09:21

Il poker player Tony G al secolo Antanas Guoga, contrattacca dal Parlamento Europeo al Muslim Ban di Donald Trump. 

Scritto da Cesare Antonini

Tony G si scaglia contro Donald Trump e il suo Muslim Ban ma, a differenza degli altri colleghi pokeristi e degli artisti di mezzo mondo, non lo fa a chiacchiere e a forza di tweet ma con i fatti: ecco una mozione di risoluzione inviata al Parlamento Europeo sul sostegno per la conservazione del patrimonio delle minoranze etniche in Europa e firmata da Tony aka Antanas Guoga con i colleghi Hannu Takkula (nome molto conosciuto nel gaming per il suo impegno su vari fronti specie sull'integrità dello sport), Ramon Tremosa i Balcells, Marc Tarabella, Charles Tannock.

Antanas è deputato del Parlamento Europeo del Gruppo del Partito Popolare Europeo (Democratici Cristiani) eletto nel suo Paese, la Lituania. E' vicepresidente della delegazione alle commissioni parlamentari di cooperazione Ue-Armenia e Ue Azerbaigian e alla Commissione parlamentare di associazione Ue Georgia.
Ma è soprattutto membro della Commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere. Ed è da lì che scatta lo stimolo per la produzione della mozione depositata e protocollata il primo febbraio. "Visto l'articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea che riguarda il principio di non discrimonazione e l'articolo 133 del suo regolamento e considerando che l'uguaglianza tra tutti gli individui è un valore fondamentale dell'Unione europea, che mira a garantire pari diritti e pari godimento dei diritti per tutti gli individui che vivono in Europa e che la diversità culturale è uno dei principi fondamentali dell'Unione europea, come sancito dall'articolo 22 della Carta dei diritti fondamentali, in cui si afferma che 'l'Unione rispetta la diversità culturale, religiosa e linguistica', si sottolinea che il rispetto della diversità culturale è un elemento essenziale degli sforzi per promuovere la democratizzazione, diritti umani e la prevenzione dei conflitti".
Una posizione doverosa quella di Tony G che è molto bravo a farsi sentire e a farsi notare. Mediaticamente un 'mostro'. Politicamente non sappiamo giudicarlo ma è significativo che questa presa di posizione dall'Europa arrivi proprio da lui. E ci riempie anche un po' di orgoglio come dire: "Vedete che questi 'pokerai' alla fine sono davvero belle persone?".
Ma Tony G continua e conclude: "Chiediamo all'Unione di indicare chiaramente che le minoranze etniche in Europa, come gli ebrei, Caraiti, Sami, Rom e musulmani, hanno il diritto di vedere il loro patrimonio culturale rispettato e protetto in qualsiasi Stato membro e sollecitiamo gli Stati membri a prestare particolare attenzione ai monumenti, edifici, cimiteri e utensili di uso quotidiano, che sono di grande importanza per il patrimonio culturale dei popoli minoritari, e ad impegnarsi in una cooperazione rafforzata includendoli in ogni processo decisionale che riguarda il loro eredità culturale".
Ora vedremo l'impatto e gli effetti della posizione di Tony che si conferma uno dei personaggi migliori prodotti dal movimento pokeristico mondiale. 

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