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Poker boys a Saint Vincent, Chatrian: 'Garantiremo pari opportunità'

09 maggio 2017 - 08:50

L'assessore alle Partecipate Albert Chatrian risponde all'interrogazione sui poker boys al Casinò di Saint Vincent.

Scritto da Anna Maria Rengo

"Dal 2010 i poker boys utilizzati dal Saint Vincent Resort & Casino sono formati attraverso una società esterna che si avvale di alcuni istruttori interni". Esordisce così l'assessore alle Partecipate della Regione Val d'Aosta, Albert Chatrian, nel rispondere in Consiglio Valle all'interrogazione presentata dal consigliere del Movimento 5 Stelle Roberto Cognetta e avente per oggetto, appunto, la formazione e l'utilizzo dei cosiddetti "poker boys" da parte della Casa da gioco valdostana.

Chatrian ricorda inoltre che "il 15 settembre 2016 è stato sottoscritto un nuovo accordo sindacale per l’attivazione del lavoro intermittente: i contratti conseguenti all’accordo sono stati sottoscritti da 40 persone. I lavoratori intermittenti sono stati sottoposti ad esami - effettuati a seconda dei corsi ai quali i singoli avevano partecipato - con l’obbiettivo di valutarne il grado di formazione e quindi l’idoneità a svolgere la mansione di croupier". Il loro compenso orario è di 9,29 euro lordi, "cui si aggiungono i ratei della tredicesima, quattordicesima e ferie".

I quesiti posti dal consigliere pentastellato sono diversi e nel dare loro risposta Chatrian evidenzia come ci siano dei criteri per chiamare gli intermittenti: la loro idoneità ai vari giochi, per esempio, ma anche il numero di chiamate ricevute, dando priorità a coloro che hanno lavorato di meno. "Il contratto intermittente - precisa tuttavia Chatrian - non prevede l'obbligo di risposta alla chiamata". Rispetto al rispetto del criterio di rotazione, l'assessore evidenzia che "è l'ufficio servizi della Casa da gioco, nella persona di Domenico Avati, a effettuare le chiamate nel rispetto delle esigenbze e dei criteri descritti. Sappiamo che ci sono delle criticità, c'è un contratto siglato siglato il 15 settembre ma la verifica di queste rotazione non è così chiara nè al sottoscritto né al consiglio. Si dovrà dunque mettere in evidenza come garantire a tutti pari opportunità".

LA REPLICA DI COGNETTA - Nel replicare, il consigliere Cognetta evidenzia che "le criticità sono moltissime e il difetto sta nel manico". A cominciare dalle mance: "i poker boys non ne hanno diritto, anche se spesso sono costretti a batterle non le intascano, tranne nel caso di tornei. Così si crea uno squilibrio tra chi svolge anche la funzione di changeur e chi no".
Inoltre: "si fa la rotazione e ci sono delle regole per essa: peccato che non vengano rispettate, e questo perché non è mai stata messa fuori una classifica dei più bravi". Infine, Cognetta evidenzia come "la rotazione sia oggi del tutto arbitraria.... Avati deve imparare a gestire meglio le regole e mi pare assurdo discutere in Consiglio Valle della gestione tecnica dei dipendenti, fermo restando che quella attuale crea delle sperequazioni".

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