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Risso (Fit): 'Rete fisica sotto attacco? Il rischio è la liquidità condivisa'

30 settembre 2017 - 11:42

Sul tema della liquidità internazionale interviene anche Giovanni Risso, presidente della Federazione Italiana Tabaccai. 

Scritto da Ca

Non tira una bella “aria” per la liquidità condivisa di poker online. Dopo il “la” del senatore del Partito Democratico Franco Mirabelli ecco anche il “fuoco amico” di Giovanni Risso, presidente della Fit, Federazione Italiana Tabaccai. L’Italia rischia seriamente di poter abbandonare un percorso arrivato a pochi mesi dal suo compimento in un ambiente di piena legalità e tutela del gioco pubblico insieme ad altri tre Stati membri e con la “benedizione”  dell’Europa stessa.

Ecco la posizione di Risso: “Dopo le indiscrezioni su una possibile apertura alla liquidità internazionale, è giunto il momento di affrontare seriamente il tema del gioco online in Italia. Se la rete dei tabaccai è una di quelle professionalmente più preparate ed impegnate in prima linea al contrasto delle ludopatie e la tutela dei minori  sulle modalità di fruizione del gioco online bisogna dedicare una particolare attenzione.  La rete dei tabaccai ha dimostrato negli anni di saper accogliere gli sviluppi  del mercato e delle tecnologie con responsabilità, convivendo con le nuove forme di fruizione dei giochi senza però distogliere mai l'attenzione dalla tutela dei propri punti e dei giocatori in generale.  Stiamo quindi parlando di un settore da tenere d'occhio e per il quale andrebbero forse individuati strumenti di maggior tutela”.
Il sottosegretario al Mef, PierPaolo Baretta giusto ieri ha rassicurato il settore che le prossime azioni riguarderanno il gioco online tra gli altri settori. E si sottovaluta, forse, che la liquidità condivisa serve solo a rivitalizzare un gioco che vive in crisi e, semmai, a riportare i players italiani in un alveo di legalità e in ambiente “punto it” vista la fuga di grinder degli ultimi anni all’estero.
Ma Risso non la vede così: ““Purtroppo in questo momento in Italia non si sta pensando ad un gioco online più controllato e controllabile, ma si va alla ricerca di un rischioso ampliamento degli utenti coinvolti. Puntare alla liquidità internazionale, cioè la condivisione del denaro con giocatori di altri Paesi europei, è un rischio che non ci possiamo permettere. Il fenomeno potrebbe diventare incontrollabile e quindi produrre pericolosi effetti in tema di riciclaggio e gioco minorile. Mentre la rete fisica è da anni sotto attacco e si pensa di tagliare il numero dei punti vendita imponendo investimenti che ne aumentino la professionalità e le garanzie per i cittadini, ci permettiamo di lasciare un giocatore da solo davanti ad un computer con la sua carta di credito in mano". Per ora è tutto.

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