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Mariano Rabino: 'Liquidità poker online ok ma prudenza e prima costruire regole uniformi'

05 dicembre 2017 - 11:04

Mariano Rabino deputato di Scelta Civica fa il punto sulla liquidità internazionale di poker online chiedendo regole uniformi a livello europeo. 

Scritto da Cesare Antonini

 

"Prima di costruire un newtork di poker online condiviso tra 4 regimi normativi come quelli di Italia, Francia, Spagna e Portogallo servono regole uniformi e, allo stesso tempo, un'uniformità fiscale a livello europeo che attualmente manca. Può essere comunque un buon test per arrivare a questo obiettivo ma non c'è fretta, che il Mef si muova con estrema prudenza". Mariano Rabino, deputato di Scelta Civica-ALA per la Costituente Liberale e Popolare-MAIE, approfondisce con Gioconews.it la sua posizione sul tema pooling liquidity sul tavolo nazionale del gioco d'azzardo del 30 novembre scorso a Roma. In quella sede la liquidità gli aveva prestato il fianco per comunicare la sua visione sul mondo del gaming in generale.

Noi, però, vogliamo tornare sul tema che in Italia sembra subire un forte rallentamento dopo l'intervento di alcuni politici e associazioni mentre l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli si trincera dietro un granitico no comment.
Come lo vede, l'onorevole Rabino, questo progetto: "Costruire questo network sulla base di un erroneo presupposto che presenta i 4 regimi normativi come uniformi, pronti e compatibili, è del tutto fuorviante. Ognuno di questi 4 Stati membri ha un approccio diverso e per questo non è corretto presentarli con regole certe e armonizzate".
Cosa serve, quindi, per proseguire su questo percorso? "Servono regole uniformi a livello europeo e continentale. In questo settore c'è una asimmetria decisionale che spaventa e crea confusione. Dobbiamo capire chi deve decidere e per chi. Guardate quello che sta succedendo a livello locale e regionale per il riordino dei giochi, un caos pazzesco che genera ricorsi su ricorsi tra operatori ed enti locali e alla fine non è mai chiaro chi deve decidere per tutti".
Dal terrestre all'online le criticità potrebbero aumentare? "Il gioco online è orizzonatale e trasverale e teoricamente oltrepassa qualsiasi barriera amministrativa. Per questo è meglio capire chi deve decidere e creare una cabina di regia. Siamo sempre alle solite, l'Europa deve arrivare ad una uniformità fiscale, poi si può procedere all'unione dei mercati e ad altre forme di cooperazione che sono comunque auspicabili".
Per Rabino il problema è rappresentato anche dall'ingresso di alcuni operatori: "Ci sono società che vogliono entrare pesantemente sul mercato per monopolizzare o oligopolizzare il mercato e questo va controllato. Tuttavia, tornando all'erroneo presupposto della liquidità regionale, gli operatori arrivano e credono di trovare un ambiente normativo chiaro con regole certe per poi scoprire che non è esattamente così. E' già successo in altri settori (le scommesse sportive? ndr) e non dobbiamo ripetere gli stessi errori".
Rabino su questo tema chiama a raccolta le istituzioni: "Il Ministero dell'Economia e delle Finanze deve muoversi con molta prudenza, non c'è fretta. Eppure sento parlare di accordo tra singoli stati senza affrontare temi come le regole di accesso, ricadute dell'eventuale accordo sulle community, tasse, requisiti che attualmente sono totalmente differenti da Paese a Paese su tante tematiche. Insomma, non è così immediato come lo vogliono presentare. Sono europeista e globalista ma non per questo sono un fautore del mercato selvaggio. Sono per un liberalismo governato e regolato quindi avanti con le cooperazioni ma che le regole siano scritte con la stessa lingua".
La posizione del deputato di Scelta Civica, comunque, non è di chiusura: "Potrebbe anche essere un test per sperimentare nuove forme di cooperazione e aprire la strada ad altri settori", conclude Rabino. 

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