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Ughi (Obiettivo 2016): 'Liquidità condivisa auspicabile per aumentare fatturati e uniformare tassazione'

12 febbraio 2018 - 09:59

Maurizio Ughi, presidente di Obiettivo 2016 spiega a Gioconews.it perché è utile la liquidità condivisa di gioco online e i ritardi dell'Italia.

Scritto da Cesare Antonini

“La competitività nel settore del poker e del gioco online può essere senz'altro stimolante e credo che possa portare benefici dal punto di vista del mercato e della tassazione che potrebbe finalmente entrare in un ragionamento europeo e portare a maggiore stabilità”. Maurizio Ughi, storico bookmaker italiano e presidente di Obiettivo 2016 parla della condivisione delle liquidità nazionali di gioco online a livello europeo che è ormai realtà da metà gennaio 2018 con l'apertura dei primi tavoli con giocatori francesi e spagnoli.

Una chiave di lettura diversa quella di Ughi che, dall'alto della sua grande esperienza nel settore, ha aggiunto un contributo importante sulla vicenda. Specie per capire i ritardi degli italiani: “Tutti in cuor loro sperano di essere dei monopolisti nel loro settore di competenza. Siccome questo è impossibile è preferibile confrontarsi, mettersi in competizione e in un ambiente più stimolante. Le aziende estere - prosegue Ughi – sono già entrate in Italia nelle scommesse e in altri giochi con performance fenomenali, forse anche troppo importanti. In generale la competizione può comunque portare notevoli benefici”.

Un effetto positivo, secondo Ughi, potrebbe essere quello della tassazione: “Uscendo dal livello nazionale potremmo entrare in un ragionamento più ampio a livello europeo. Forse con la condivisione della liquidità su tutti i giochi potremmo finalmente arrivare ad una maggiore stabilità rispetto alla schizofrenia fiscale di questi ultimi anni”.
Perché l'Italia fa resistenza all'ingresso nel nuovo mercato regionale europeo? “Capisco le ragioni della preoccupazione di alcuni soprattutto a livello commerciale. E' comunque possibile che le aziende italiane stiano temporeggiando per diventare più solidi nel frattempo per accettare le sfide e il confronto con operatori più grandi in alcuni giochi a livello internazionale. In generale, però, dobbiamo pensare che i paesi membri, come l'Italia, sono amministratori di un “condominio” ma il proprietario del “palazzo” è l'Europa”.
Nel suo core business, gioco terrestre e ippica, quali effetti benefici si potrebbero avere grazie alla liquidità condivisa? “Gli effetti positivi sono rintracciabili sempre e comunque dal punto di vista della stabilità sia nelle regole che nella tassazione – continua Ughi – nell'ippica potremmo avere molte più corse e fatturati più importanti che si traducono in maggiore sicurezza e, lo ripeto, stabilità”.  

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