skin

La Francia apre ufficialmente alla liquidità condivisa di poker online

05 settembre 2016 - 08:59

La Francia ad un passo dall'apertura agli altri stati membri Ue regolamentati della liquidità condivisa sui tavoli da poker online. 

Scritto da Cesare Antonini

Ci siamo. La Francia è pronta, l'Italia dice di esserlo da un pezzo ma, alla data di oggi i cugini d'Oltralpe hanno quasi ottenuto (mancano meno di 24 ore mentre scriviamo) il via libera dalla Comunità Europea e dai Paesi Membri per l'apertura alla liquidità di poker online. Domani scade, infatti, lo stand still dei canonici 90 days, presso la Commissione Europea per il 'Progetto di legge per una Repubblica digitale: articolo 41 bis' ( legge n. 2010-476 del 12 maggio 2010), presentato dal Ministère des finances et des comptes publics, Direction du budget come annunciato più volte. E la notizia è che, ancora, non ci sono state osservazioni. Secondo le regole Ue, senza note da parte di altri governi o di cittadini membri, il decreto può tornare a Parigi ed essere attuato. 


"La misura mira a consentire all'Autorità di regolamentazione dei giochi online di autorizzare un operatore, titolare dell'autorizzazione per i "jeux de cercle" online, a proporre ai giocatori in possesso di un conto valido iscritti sul sito, oggetto dell'autorizzazione, di partecipare ai "jeux de cercle" con i giocatori iscritti sul sito di un operatore residente in uno Stato membro dell'Unione europea o di uno Stato parte dell'accordo sullo Spazio economico europeo", informa il regolatore francese all'UE.
E inoltre "la richiesta di autorizzazione presentata dall'operatore titolare dell'autorizzazione di cui all'articolo 21 è subordinata alla conclusione di una convenzione tra ARJEL e l'Autorità di regolamentazione del paese in cui l'operatore europeo è stabilito".
Come noto l'obiettivo della misura è "offrire la possibilità ai clienti degli operatori di poker online autorizzati in Francia di giocare contro giocatori iscritti presso operatori che operano legalmente in un altro Stato membro dell'Unione europea o parte dello Spazio economico europeo".
Secondo il Governo francese "tale misura consentirà di aumentare le somme di denaro disponibili sui tavoli da poker online francesi, senza raggiungere l'obiettivo di tutela dei consumatori. Infatti, l'attrattiva del poker è in larga misura basata sulle somme di denaro fornite dai giocatori che accedono ai tavoli proposti dagli operatori. Limitare gli accessi ai tavoli da poker ai soli giocatori di operatori autorizzati non consente di raccogliere somme di denaro sufficientemente interessanti per tali giocatori e porta alcuni di loro a rivolgersi all'offerta illegale".
In Francia il concetto è chiaro. Nella precedente reggenza dell'Ufficio del gioco online dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato si attendeva una misura del genere. Ora cercheremo di capire come l'Italia dovrà muoversi e se è tutto pronto per accogliere altri giocatori di altri Stati Membri sui tavoli dot it.
Due considerazioni rapidissime: la Francia al momento è sola e rischia anche di rimanerci per un bel pò di tempo se Spagna o Italia (la Germania è in alto mare, l'Inghilterra sembra ormai proiettata verso altri mercati, vedi il New Jersey) non si svegliano. Come minimo, in più, ci sarebbero da attendere i 90 giorni di stand still presso l'Ue. Poi ci vorranno incontri politici e tecnici e adeguamenti normativi e di tassazione. Staremo a vedere ma, aspettando l'ufficialità di domani, martedì 6 settembre, un pezzo importante verso la condivisione delle liquidità nazionali è stato fatto.

1

Articoli correlati