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Poker live: i casinò italiani chiederanno un incontro con Ministero degli Interni e Mef

17 novembre 2016 - 12:19

I casinò italiani chiedono un incontro al Ministero degli Interni e al Mef per un'attenta disamina del settore del poker live. 

Scritto da Ca

Un incontro con gli Interni e col Mef. Eccolo il risultato del Consiglio Direttivo di Federgioco che si è riunito oggi, 17 novembre, a Milano. Tra i temi trattati, come aveva anticipato Gioconews.it, c'era all'ordine del giorno il segmento di gioco “poker live”: "In tal senso si è deciso di richiedere al più presto un incontro con il Ministero degli Interni, il riferimento per il nostro settore e con il Ministero dell’economia e delle Finanze al fine di realizzare un’attenta disamina dello stato dell’arte di tale segmento di gioco. Federgioco conferma così la nota sensibilità sul tema in coerenza con la posizione già assunta fin dal 2008".

 

Ora c'è da capire come verrà posto il quesito ai due Ministeri che, di certo, sono a conoscenza del fenomeno. Come abbiamo spesso rilevato dall'analisi del territorio, dalla giurisprudenza del settore e dalla mancanza di un regolamento che lo stesso Governo avrebbe dovuto produrre dal lontano 2009, il settore alla fine si è regolamentato da solo. 

Tuttavia si è sempre saputo che qualsiasi tavolo da poker aperto in qualsiasi locale italiano avrebbe operato in un alveo di semi illegalità. Ma, si sa, la fortuna del poker in Italia, sia online che live, sono sempre stati i circoli. Senza di essi il gioco non si sarebbe conosciuto e non si sarebbe sviluppato online e dal vivo con i migliori tornei nei casinò nazionali.

A questo punto, però, sostengono i casinò associati in Federgioco, serve un'analisi. Che non si tradurrà in una guerra ma che potrebbe produrre alcune deduzioni: nuovi controlli, una nuova chiusura o la tanto agognata regolamentazione?

Due cose sono certe: se non si fosse passato il segno mantenendo un profilo basso che già regalava tante soddisfazioni ai players d'Italia non ci sarebbe stato il bisogno di un'analisi del settore; ma se scaturirà una nuova repressione con la promessa di regolamentazione che stavolta si rispettino i tempi e si sistemi una volta per tutte una faccenda che si trascina da 7 anni e mezzo. Che in Italia nulla sia più stabile del provvisorio è ormai assodato, ma nel poker live si sta passando il segno. 

 

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