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Liquidità condivisa di poker online, solo effetti positivi? L'analisi di Marco Melai

26 luglio 2017 - 10:19

La liquidità condivisa sarà solo un bene per il mercato italiano? Secondo il manager Marco Melai non sarà tutto oro quel che sembra luccicare. 

Scritto da Ca

E' stato firmato l’accordo, tra i regolatori, per il poker online con liquidità condivisa tra Italia, Francia, Spagna e Portogallo. Ad oggi tutte le voci sostengono che sia una cosa positiva, è veramente così? Ecco l'analisi di Marco Melai, head of innovation, new product development and Daily Fantasy Sports presso Game Network ed ex poker manager di Lottomatica e un'esperienza decennale nel settore. Melai conosce molto bene anche il mercato francese: da qui la sua riflessione sulla difficoltà che l'ecosistema italiano potrebbe incontrare una volta che le pool si mischieranno soprattutto col mercato transalpino.

Ma ci sono anche dei vantaggi no? “I principali vantaggi per i giocatori e per gli operatori, di questa nuova liquidità composta da 4 nazioni Europee, concordemente accettati da tutti sono:
 
- Un vantaggio economico competitivo per gli operatori con un network internazionale, ovvero presenti in più mercati, come Pokerstars, I-poker e il duo Bwin-Gioco Digitale, che da subito potranno così sfruttare la liquidità condivisa, (ricordo che da sempre Pokerstars ha come obiettivo un network globale, che chiaramente sarebbe il principale beneficiario di tale nuovo ordine), essendo presenti nei quattro mercati di riferimento, chiaramente a scapito degli operatori presenti solo sul mercato Italiano, quali Lottomatica e Microgame.
 
- Recuperare appeal e fette di mercato, sia dei giocatori che avevano abbandonato il gioco sia i giocatori che erano emigrati sulle piattaforme “poker.com” illegali nel nostro paese. Avere più giocatori seduti ai tavoli da gioco favorirebbe il rilancio del poker cash game.
 
- I tornei garantiti proposti dalle principali sale, potrebbero beneficiare di montepremi sempre più alti e quindi di un numero di giocatori sempre maggiore.
 
- Una maggiore massa di giocatori e quindi di giocato creerebbe i presupposti per un ritorno degli investimenti da parte degli operatori, che negli ultimi tempi sono stati fortemente ridimensionati". 
 
Esistono degli aspetti negativi? "Il primo e più evidente è la penalizzazione degli operatori locali a scapito degli operatori globali, ma ne esiste un altro che ancora nessuno ha evidenziato:
 
Uno dei temi storici del poker, sia fisico sia on-line è sempre stato la natura e lo stato del cosiddetto “ecosistema”, ossia se il mix dei giocatori sia equilibrato e sano in modo che non imploda, venendo danneggiato dai cosiddetti “pescecani” che mangerebbero tutti i giocatori medi e ricreazionali drenando il denaro dal sistema invece che mantenendolo in circolo".
 
La nascita del network europeo garantirebbe un ecosistema sano? "Avendo lavorato in Francia e in Italia nel mondo del poker, (888 poker in Francia e Lottomatica in Italia) dalla sua nascita, quindi conoscendo bene le due realtà, posso dire che a mio avviso la risposta sia negativa. 
Il giocatore medio Francese ha un livello di gioco molto superiore a quello del giocatore italiano, sotto tre principali aspetti: L’aggressività, la tecnica e la capacità di spesa. (abitudine ai buy in più alti e bankroll adeguato).
La Spagna a mio avviso è mediamente la più scarsa delle tre".
 
Il network europeo avrà un forte sbilanciamento a favore della Francia che in breve tempo depaupererà l’economia degli altri paesi, quindi: "Per andare oltre le mie personali impressioni (che derivano dall’esperienza sul campo), cercando di dare degli indicatori oggettivi, parto dal confrontare solo Italia e Francia in quanto sono due realtà molto simili, la Spagna è per popolazione e indicatori economici più piccola e quindi non direttamente confrontabile.
 
Indicatori economici e demografici:
 
Popolazione: Francia 66 milioni, Italia 60 milioni di abitanti.
Speranza di Vita: Francia 82 anni, Italia 84 anni.
PIL pro-capite: Francia 35k $, Italia 35k $.
ISU: Francia 0,884, Italia 0,872.
BIG MAC index: Francia 4,29€ Italia 4,40€
 
Per comparare pokeristicamente le due nazioni, che hanno avuto due storie diverse:
il mercato Italiano nasce nel 2007, quello Francese nel 2010;
due tassazioni diverse con la Francese più onerosa per gli operatori che quindi ha limitato la presenza degli stessi sul mercato francese;
ho scelto di usare le World Series of Poker, che si tengono ogni anno in giugno e luglio a Las Vegas, come se fossero il BIG MAC index, ossia il presupposto è che andare alle WSOP per un giocatore di poker è altamente aspirazionale ed è un punto di arrivo di una carriera ed esperienza pokeristica matura, quindi la presenza dei giocatori e i loro risultati possono essere assunti come forza relativa della nazione di provenienza.
In un recente dibattito tra i giocatori più rappresentativi su cosa potesse esser interpretato come successo e forza nel mondo del poker tra numero dei piazzamenti e vincite l’opinione comune è che nel cash l’unico indice sia il saldo tra speso e vinto, mentre nei tornei, (data la varianza di una singola vittoria ad esempio Chris Moneymaker che dopo aver vinto il main event alle WSOP ha vinto veramente poco negli altri tornei), è importante il numero dei piazzamenti, le cosiddette bandierine.
Quindi analizzeremo la presenza dei giocatori provenienti da Italia e Francia alle WSOP considerando le bandierine nei singoli tornei e la loro frequenza, (anche se volessimo considerare le vincite in denaro il risultato non cambierebbe).
La Francia è sicuramente una nazione più forte pokeristicamente parlando e quindi i giocatori Francesi domineranno gl’Italiani drenando denaro dal sistema Italia.
 
Alle WSOP la Francia ha sempre fatto meglio dell’Italia, se prendiamo i dati storici per le varie categorie: Braccialetti, Denaro vinto e numero di piazzamenti vediamo che la Francia è sempre avanti all’Italia.
(considerando che il mercato del poker si è aperto prima in Italia e poi dopo qualche anno in Francia e che le poker rooms organizzavano dei tornei specifici che avevano come premio la partecipazione alle WSOP il dato è ancora più significativo)
 
 
 
Dando un’occhiata ancora più specifica al 2017 il dato è ancora più chiaro:
Il tavolo finale del Main event delle WSOP ha due giocatori Francesi e nessun Italiano, l’Ultimo è uscito al day 6 quando invece erano ancora presenti 4 giocatori Francesi.
 
In tutte le WSOP 2017 nei vari tornei abbiamo avuto la seguente situazione:
- 64 in the money Italiani contro 220 Francesi;
- 6 tornei dove vi erano più Italiani in the money dei Francesi contro 44 dove erano più Francesi degli Italiani.
- Nel Ladies event 3 donne Francesi in the Money contro 1 Italiana.
- Nei tornei ad alto buy in, quindi ad alto premio:
ev 6 High Roller, 2° Bertrand Grospellier con 2,27mio, 3° Dario Sammartino 1,60mio;
ev 9 Omaha HILO, 4° Fabrice Soulier con 118k e 15° Max Pescatori 19,7K
- Main event Final table, 2 francesi e 0 Italiani.
 
 
 
 
(Tabelle Wsop.com)
 
Scorporando dalle vincite totali per nazione le vincite dei giocatori più importanti abbiamo che la Francia ha comunque vincite per oltre 3 milioni di dollari mentre l’italia se scorporiamo Sammartino ha vincite per solo 750K dollari.
 
Per come si possa vedere la partecipazione Italo Francese:
la situazione è chiaramente sbilanciata a favore della Francia e le possibilità che i giocatori Francesi possano giocare un ruolo dominante nella liquidità condivisa e quindi essere costantemente vincenti nei confronti dei giocatori Italiani mi sembra molto evidente.

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