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Hellmuth: 'Trump è come un poker player 'lag', ecco come batterlo'

01 marzo 2016 - 09:52

Phil Hellmuth intervistato da 'The Street', spiega come battere Donald Trump utilizzando la strategia pokeristica. 

Scritto da Ca
Hellmuth: 'Trump è come un poker player 'lag', ecco come batterlo'

Come battere Donald Trump? In America le stanno provando tutte, anche dalla sponda 'repubblicana' e non solo dall'opposizione. L'ultima trovata? Interrogare un campione di poker come Phil Hellmuth per provare a sconfiggere il miliardario che, tra l'altro, è anche proprietario di alcuni casinò anche a Las Vegas.

"Trump è l'ultima versione del player loose aggressive. Quando vivevo giocando a poker online i primi anni della mia carriera ho incontrato tanti di questi players che vengono chiamati in gergo 'Lag'. Giocano tante mani, alcune con buone carte ma molto più spesso con carte mediocri se non con un range davvero casuale. La strategia è quella di impaurire gli altri players per renderli più cauti contro noi stessi e costringerli spesso a foldare anche quando hanno una mano migliore".
In effetti la strategia di Trump, finora, è stata quella di attaccare, spesso a caso, e di rispondere per le rime anche al Papa, tanto per fare qualche esempio. Ha sempre rilanciato su qualsiasi posizione andando avanti come un treno. Il 'The Street' lo definisce un bullo.
Hellmuth spiega che "quando si sta giocando contro un giocatore loose aggressive bisogna essere pazienti e attendere l'occasione ideale per colpirli. Vanno arpionati in grossi pot perché sono un grosso obiettivo, proprio come Trump".
Trump si immischia in piccole battaglie vincendole ad una ad una e acquistando la fiducia dei suoi sostenitori.
Il candidato repubblicano è cresciuto ma, finora, nessuno ha trovato la 'mano' giusta per rubargli il 'piatto' decisivo. "Sta giocando molte mani deboli ma anche se è stato 'arpionato' 4-5 volte è stato talmente intelligente fino a questo momento, che ne è uscito indenne. E mentre Rubio e Cruz stanno esaurendo il tempo ad aspettare il momento giusto per colpirlo, oggi primo marzo, che è il Super Tuesday, potrebbe essere già troppo tardi e Trump potrebbe vincere molte 'chips' già oggi".
E se si perde oggi o comunque al primo livello? "Se la pazienza si è esaurita o non è bastata, si passa al livello successivo cercando di alzare la posta in gioco affrontando il player Lag sul suo terreno, quello dell'aggressività. Quindi bisogna aggredire rischiando un po' di più sperando che la nostra mano sia la migliore in ogni piatto. Serve comunque una buona disciplina ma bisogna essere aggressivi".
Rubio ha cercato di seguire queste mosse e ha iniziato ad attaccare ma ancora non basta: "Quando siamo ad un tavolo finale di un torneo di poker - spiega ancora Hellmuth - e c'è un bullo tra di noi che sta rapidamente accumulando chips eliminando i nostri avversari, non è cosa buona mettersi a rimorchio e aspettare di rimanere in due contro questo tipo di player: lo porteremmo facilmente alla vittoria".
L'ultima analisi di Phil è amara: "Trump ha cambiato le regole del gioco ma la cosa più grave è che siamo stati noi a lasciarglielo fare".

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