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Phua, Cates e Yu: 'I poker players asiatici forse amano perdere soldi'

16 novembre 2017 - 17:13

Dan Cates, Winfred Yu e Paul Phua parlano dello stile di gioco dei poker players asiatici e della storia dell'hold'em nel continente. 

Scritto da Ca

I poker player high stakes asiatici, preferibilmente businessmen, giocherebbero in maniera molto differente, specie nel cash game, rispetto ai migliori pro occidentali. A studiare queste utili generalizzazioni Paul Phua con l'appoggio Dan "Jungleman" Cates e Winfred Yu. Una conversazione a tre per un triplice punto di vista assai ricco e di cui, probabilmente, ci si può fidare al 100 percento.

Dan Cates crede che il bluff degli asiatici sia piuttosto diverso. Secondo Jungleman puntano spesso al flup, fanno checkl sul turn e bettano al river proprio quando bluffano. Ha chiamato questa mossa la "Rui Caso Special". "I players americani lo fanno davvero raramente ma per qualche ragione, loro, lo fanno sempre, tutta la notte o almeno nel loro gioco".

Winfred Yu, guru del poker asiatico del Poker King Clubs che gestisce queste sale in tutte le principali città asiatiche, sottolinea che i giocatori asiatici non hanno la stessa ricchezza di esperienza dove accingere per migliorare la loro strategia di gioco: "La storia del gioco asiatico non è lunga, anzi, è assai limitata. Quindi capirete come tanti giocatori non hanno casinò vicini a dove abitano e devono andare in altre regioni asiatiche per far crescere il loro gioco. Forse ora grazie al web possono guardare molte pià mani e partite online ma questo è un vantaggio che hanno anche gli occidentali. Quando abbiamo iniziato a giocare il poker non era così popolare da consentire alle persone di guardare altri giocatori online".
Altri elementi? Molti giocatori asiatici sembrano molto più pronti a rischiare le loro chips in grandi puntate. Possono anche rimanere molto più a lungo nei colpi con mani marginali o draw rispetto ai pro occidentali. Secondo un video della Paul Phua Poker School "una cosa è certa, gli uomini d'affari asiatici e i giocatori occasionati si prendono molti più rischi degli altri e rispondono al motto: posso vincere questo colpo? No? Ah non mi interessa, io voglio solo giocare!".
Secondo Yu "i giocatori asiatici decidono rapidamente su quale azione prendere anche in pot enormi. In Usa o in Europa è vero il contrario. Molte persone si sono lamentate negli ultimi anni con i pro che impiegano sempre tempo a tankare sulle decisioni in tornei grossi come le Wsop. I recreational players sono frustrati da questo".
Lo conferma Jungleman che era solito pensare su ogni strada nelle grosse partite cash e i businessmen asiatici erano infastiditi assai da questo. "Vogliono solo divertirsi, anche se perdono soldi e forse proprio se perdono denaro!".
Jungleman, poi, si è adattato e ha preso le sue decisioni molto più velocemente. Sta anche imparando il cinese per trovarsi sempre meglip ed è molto affezionato alle parolacce!

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