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Il Wpt a Sanremo ha incontrato i players: ecco la discussione su strutture e tornei

14 ottobre 2016 - 11:35

Il World Poker Tour a Sanremo ha incontrato i players per parlare di strutture, format e proposte sui tornei live. 

Scritto da Cesare Antonini

"Siamo qui per capire le reali esperienze dei players nei tornei di poker dal vivo, non solo sul World Poker Tour ma sul poker in generale. E' importante avere un approccio friendly per noi perché spesso non vengono consultati i giocatori su alcune tematiche e possono crearsi dei problemi. Il Wpt può indirizzare le organizzazioni e dare un impulso su tutte le tappe che organizza nel mondo". Matt Savage, super tournament director del World Poker Tour e Hermance Blum, general manager del Wpt Global Europe, hanno accolto i players al settimo piano dell'Hotel Nazionale in quel di Sanremo durante l'ultima tappa 'National' da 300mila euro garantiti. Ecco spiegata la presenza di Savage che ha fatto una vera e propria improvvisata nella riviera ligure: "Sono qui per tenere un incontro che sarà l'unica tappa in Europa dopo aver ascoltato i players al Bellagio di Las Vegas e al Borgata di Atlantic City. Il prossimo incontro dovrebbe essere in Cina per il mercato asiatico", ha spiegato Matt.


CHI C'ERA? - L'agenda che ha presentato Savage era fittissima e in sala c'erano diversi players, giornalisti e addetti ai lavori tra cui Tony Dunst, Simon Tramper, Antonine Tesseire, altri 4-5 players esteri da Usa, Inghilterra e Francia mentre per l'Italia c'erano i media Gioconews.it e Italiapokerclub.com oltre ad alcuni (pochissimi nonostante gli annunci effettuati durante i due day1 dall'organizzazione) italiani tra cui Giorgio Silvestrin e Andrea Tucci. In sala anche Max Rouisson e ovviamente il td Christian Scalzi. Presente anche Tilt Events, organizzatore dell'evento sanremese e partner storico del Wpt.
I temi discussi sono stati l'action clock, le strutture del payout, gli schedule Wpt, la lunghezza dei tornei, i re entries multipli, la standardizzazione delle strutture dei tornei e le attività fuori dal tavolo nelle location e le preferenze dei players stessi nelle location.
L'ACTION CLOCK - Ampia la discussione sull'Action Clock. In generale si è visto un effetto positivo sul Wpt Tournament of Champions anche se c'è chi assicura che chi è contrario tanka spesso fino alla fine dei 30 secondi giusto per dispetto.
I giocatori sembrano d'accordo sui 30 secondi più 4 time bank da 1 minuto con qualche aumento nel minutaggio per il tavolo finale dove le decisioni sono più problematiche. Alcuni giocatori hanno proposto di implementarlo in tutti i tornei visto che si avrebbero benefici su tutte le strutture. Ci sarebbero comunque molte differenze tra i vari paesi anche se i numeri dei tornei non sembrano cambiare. "Spesso alcune decisione molto ovvie possono essere velocizzate ma c'è anche chi tanka solo perchè è contrario", ha assicurato un player estero.
 

PAYOUT STRUCTURES - Accesa anche la discussione sulle Payout Structures visto anche il problema sorto nel festival del poker di Barcellona. Il Wpt propone di base un 15% di payout con il calcolo sugli entries e non sui giocatori unici come molte organizzazioni sembrano fare. Il min cash rimane fermo all'1,5% ma qualche differenza potrebbe scaturire tra re entry e freezout. In generale i giocatori sono stati d'accordo con questa visione del Wpt e preferiscono comunque spalmare i premi e non apprezzano le prime monete 'pompate' ma dei premi più equilibrati che magari possono non dare adito a deal sconclusionati.
Il concetto emerso è che il Wpt organizza in appoggio a dei partner mentre l'Ept o i nuovi format che dir si vogliano, creano gli eventi nelle location portando il format già confezionato con la propria organizzazione.
IL TEMA DELLE LOCATION - Ai giocatori è stato chiesto cosa preferiscono delle location e hanno risposto così: "In generale preferiamo che il casinò sia nel centro della città così da avere spostamenti facili, come a Sanremo o anche a Barcellona, Berlino o Montreal. Ovviamente anche Praga e Amsterdam sono due location perfette. E' importante anche avere buoni ristoranti, night life e che la vita non costi molto cara". Alcuni giocatori propongono Estoril, in Portogallo.
Emerge una certa collaborazione con l'Ept e questa è una notizia che è bene sottolineare: "CI sentiamo spesso con Edgar Stughly e per loro non è un problema che i nostri eventi spesso, come è capitato con la Grand Final Monte Carlo e il Wpt Sanremo l'anno scorso, siano piazzati prima del festival Ept", spiega Hermance Blum. Esistono quindi queste connessioni che paradossalmente sembrano allungare il festival dei due brand e riescono a tenere i players nella stessa location per maggiori giorni.
 

MULTI DAYS O 3-DAY TOURNAMENTS - Un po' di difficoltà nell'individuare il taglio degli eventi sui multy days o su un three-days tournament. Emerge un'eccezione che conferma la regola del 3-day: "L'Italia è uno dei pochi paesi in cui i tornei iniziano il giovedì o il venerdì e finiscono il lunedì. All'estero spesso si chiudono la domenica", spiega sempre la Blum. Il tema non è semplice da sviscerare: meglio partire alle 18-19 e giocare poi tante ore al day2 o giocare meno ore al giorno? Qui la soluzione, secondo il nostro parere, deve dipendere molto dalla location e dalle strutture di gioco: impossibile partire il venerdì alle 19 e non finire il lunedì senza giocare tante ore al giorno. Se i giocatori preferiscono giocare meno ore al giorno la coperta diventa troppo corta: o si accorciano le strutture rendendole un po' meno giocabili e più verticali per chiudere un mtt in tre giorni, oppure si mantiene la struttura giocabilissima e si giocano molte ore finendo però il lunedì.
Spetterà l'ultima parola al Wpt.
Altra considerazione: è apprezzabilissimo che le organizzazioni ascoltino i players nello schedule da creare per il futuro. Ma, vista anche la brutta esperienza di Barcellona, l'ultima parola deve sempre e comunque spettare agli esperti: i giocatori possono fornire il loro apporto ma la sintesi finale non deve mai dipendere direttamente dalla loro opinione.
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