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Come cambierà il poker live sull'asse Venezia-Malta dopo la nomina di Ganzina

05 febbraio 2016 - 13:24

Come cambia la geopolitica del poker live alla luce del cambio ai vertici del casinò di Venezia e prossimamente a Malta. 

Scritto da Cesare Antonini
Come cambierà il poker live sull'asse Venezia-Malta dopo la nomina di Ganzina

Come cambia la geopolitica del poker live dopo la nomina di Eros Ganzina a direttore generale del Casinò di Venezia? E' la domanda che ci siamo posti dopo la firma dell'ormai ex direttore del Casinò Portomaso di Malta che ha indubbiamente puntato tantissimo sul poker live in questi ultimi anni, ottenendo risultati grandiosi.


Il torneo dei record Battle of Malta (l'Ipo del Mediterraneo?) ma soprattutto le ultime due tappe dell'European Poker Tour che grazie al lavoro del casinò in questione ha fatto il suo debutto nell'aprile 2015 per poi ripetersi a ottobre pochi mesi dopo portandolo via di fatto all'Italia, sono i due fiori all'occhiello di una gestione che ha rimesso al centro del poker europeo una location ideale per ospitare i top eventi.
Ma ora senza Ganzina cosa succederà? Dubbi sul successore al Portomaso (intanto per l'ex dg ci sono ancora alcune settimane da ultimare alla guida della sala da gioco maltese) ed è lecito pensare che lo stesso modello di pensiero di gestione verrà esportato nella splendida città lagunare con due location del calibro di Ca' Vendramin e Ca' Noghera a disposizione.
Quindi Malta verrà depauperata di tutti i risultati ottenuti finora? Ovviamente le organizzazioni continueranno a dialogare con la struttura ma non è da sottovalutare l'impegno che Ganzina ha messo in prima persona in questi anni nel poker live e negli eventi lanciati e rilanciati. Per tutta una serie di ragioni Malta rimarrà comunque avvantaggiata rispetto alla vicina Italia e pare che la prossima Battle Of Malta si rifarà quasi al 100 percento nel casinò Portomaso. Ma il rischio che qualche evento lasci l'isola esiste eccome.
Bisognerà capire chi arriverà sulla poltrona che era del dg italiano e conoscere gli orientamenti che avrà sul poker e sui tornei live. Per gestire questi eventi bisogna pensare a 360 gradi e avere il casinò e la città disponibili e flessibili alle proprie esigenze. Dove si sono verificate queste condizioni sono arrivati i risultati.
Le condizioni di Venezia sono diametralmente opposte a quelle maltesi. Parliamo di personale e di flessibilità dello stesso. E bisognerà capire anche in questo caso se il framework utilizzato finora dal nuovo dg verrà replicato su Venezia o adattato se non addirittura rivoluzionato.
Presto, troppo presto per avere risposte immediate.
Una considerazione, però, va fatta. In attesa che la girandola di poltrone si completi sull'asse Venezia-Malta, tutte le settimane perse sono un danno inestimabile, anche se purtroppo fisiologico, per qualsiasi sala o organizzazione di poker. L'auspicio è che si possano definire a stretto giro tutte le situazioni e ripartire col piede giusto dappertutto. Solo ed esclusivamente per i players che meritano di avere due location così importanti a pieno regime.

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