Il poker e le scommesse rovinano le prestazioni dei calciatori inglesi
Il poker e le scommesse rovinerebbero le prestazioni dei calciatori inglesi secondo una ricerva universitaria.
Scritto da Ca
I giocatori della Premier League inglese starebbero fornendo delle prestazioni sotto la media in campo a causa delle preoccupazioni derivanti dai poker games in ritiro o sui pullman prima delle partite di campionato. Lo ha rivelato una nuova ricerca di Graeme Law dell’Università di Chester che ha intervistato 34 calciatori professionisti del calcio inglese dalla Premiere alle serie inferiori.
La notizia arriva qualche giorno dopo che il difensore del Manchester City Martin Demichelis ha ammesso di aver violato 12 violazioni di norme della lega calcio in materia di scommesse illegali.
La scoperta, tutta da verificare ovviamente, è stata rivelata bella conferenza annuale della British Sociological Association, una conference che si è tenuta a Birmingham.
I giocatori hanno parlato di come le preoccupazioni derivate dalle partite d’azzardo possano influire negativamente sulle loro prestazioni sul campo. “I players non hanno ‘funzionato’ correttamente nell’economia della squadra e questo dipende proprio dal poker e altri giochi”, ha detto Law.
Ecco cosa ha detto un giocatore di Premier League: “Ho perso molto e ho pensato a questa cosa per tutta la partita”. E un altro ancora riferendosi ad un collega: “Per andare a giocare sul pullman ha perso circa 2mila dollari e aveva solo 18 anni. Per questo ha avuto uno shock che ha influito sulle sue prestazioni”.
Tutto dipende dal ‘bankroll’ dei giocatori, immaginiamo. Perdere 2mila euro o dollari per un top player può non influire negativamente. Ma per un giovane o un giocatore di serie minore può generare contraccolpi psicologici diversamente importanti.
Difficile agire su questo e capire se, effettivamente, qualche gioco possa influire sulle prestazioni in campo.
Altro profilo quello del gioco online che consente ai giocatori di effettuare delle puntate davvero dappertutto. Ovviamente ai giochi a cui potrebbe prendere parte.
“Mi piaceva puntar sul bus ma da quando c’è il gaming online preferisco farlo sui siti. Riuscivo anche a nascondere tutto a mia moglie e a miei colleghi. Ho perso molto. Poi mia moglie ha scoperto tutto e mi ha aiutato ad uscirne e da un anno è tutto sotto controllo”.