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Jennifer Tilly: 'L'ho acquistato io il Wsop bracelet di Pescatori, spero stimoli la beneficenza'

24 febbraio 2017 - 10:01

E' Jennifer Tilly la vincitrice dell'asta benefica lanciata su eBay da parte di Max Pescatori che ha raccolto 11.600 dollari per il suo braccialetto Wsop. 

Scritto da Cesare Antonini

Una bellissima sorpresa nella nottata tra giovedì 23 e venerdì 24 febbraio: il bracelet Wsop 2015 di Max Pescatori venduto a 11.600 dollari sull'asta benefica lanciata dallo stesso player di Lottomatica, è stato acquistato dalla player e attrice Jennifer Tilly. “Quando sono venuta a sapere della sua iniziativa per aiutare i terremotati sono stata profondamente toccata, perché so bene quanto quel braccialetto significhi per lui - ha spiegato la Tilly tramite Max Pescatori ad ItaliaPokerClub - è stata una scelta molto forte e generosa da parte sua metterlo all’asta. Inizialmente non avevo intenzione di partecipare all’asta, poi un po’ per caso mentre scorrevo la timeline su Twitter mi sono resa conto che mancavano soltanto poche ore e impulsivamente ho pensato di cogliere la palla al balzo”.


Pare che Jennifer abbia diverse memorabilia pokeristiche e che il braccialetto di Pesca finirà tra pezzi davvero rari: "E' il terzo bracelet che possiedo, perché tempo fa ne comprai un altro da un privato, oltre a quello vinto da me nel 2005. Si tratta di un braccialetto degli anni ’90 con un piccolo ferro di cavallo del Binion's in bella mostra. I player preferiscono tenere per se i trofei vinti e li capisco, per cui quando uno è in vendita non me lo lascio sfuggire".

Soldi che, come ci spiegò Cristiano 'Crisbus' Guerra, potranno servire davvero a tanti scopi per il progetto 'Capricchia nel Cuore'. Inizialmente Pescatori ci disse che il benefattore era un californiano che aveva pagato tramite la sua segretaria e che sarebbe voluto rimanere anonimo.
Poi il ripensamento dettato da un motivo ben preciso: "Ho pensato che far conoscere la storia sarebbe potuto essere d’ispirazione per qualche altro donatore, quindi ho deciso di rendere pubblica la mia identità”. Alla faccia di chi fa polemica sul fatto che la beneficenza andrebbe fatta in silenzio? E perché? O meglio, perché se può spingere altri a contribuire a creare iniziative e donare soldi, si deve fare nell'anonimato più totale? Brava Jennifer, bravo Max.

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