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PokerGo tra Netflix, Twitch e le pay tv: ecco le aspettative della nuova app

24 maggio 2017 - 09:22

PokerGo è il futuro della diffusione televisiva del giochino? Le aspettative sono altissime, ecco come sarà il prodotto e come andrà secondo noi. 

Scritto da Cesare Antonini

Veramente Poker Central si aspetta da qualche centinaio di migliaia a oltre 1 milione di iscritti per PokerGo, la nuova app che consentirà di vedere in diretta streaming le World Series Of Poker 2017 e il Super High Roller Aria Roller Bowl oltre ad una serie di contenuti d'archivio e post prodotti? Il benchmark di riferimento dell'operazione che in questi giorni si è palesata in tutta la sua concretezza dopo aver annunciato l'acquisizione dei diritti Wsop, è il Wrestling. E la WWE vanta la bellezza di 1,4 milioni di abbonati solo dall'America a 9.99$ al mese.

Addirittura il WWE Smackdown vanta la bellezza di 2,5-3 milioni di spettatori alla settimana e il Wpt aveva raggiunto poco meno di 1 milione sulla tv via cavo.
Numeri incoraggianti non c'è che dire. Ma anche una bella sfida in un mercato che si stava abituando allo streaming gratuito via Twitch o YouTube e che potrebbe difficilmente adattarsi alle nuove forme.
I costi, tuttavia, sono irrisori. Per le Wsop 2017 i 10 dollari al mese sono abbordabili per tutti, magare anche solo per la copertura dell'evento. O del main event, il programma che sarà di punta su PokerGo.
Il prodotto sarà di prim'ordine. Poker Central si è affidato alla produzione di Mori Eskandani e i programmi, oltre a Wsop e SHR Bowl, saranno High Stakes Poker, Face The Ace, programmi degli archivi del canale e Poker After Dark. E nel futuro ci sono progetti per la copertura esclusiva di partite molto importanti di cash game.
Nel comunicato stampa diffuso per presentare il prodotto, Sam Simmons, vice presidente dei contenuti di Poker Central ha detto: "Il nostro obiettivo è quello di offrire a tutti gli appassionati di poker i migliori eventi dal vivo così da avere una vasta gamma di programmazione originale relativa al gioco".

Potrebbe essere questo il futuro del poker in tv? Un mix di broadcasting in streaming visibile su mobile, su desktop, sui social e a pagamento come se fosse una pay tv o una piattaforma come Netflix. E Simmons conferma: "Abbiamo scovato questo processo perché assicurare una trasmissione sui canali via cavo e sulle tv satellitari in questo clima mediatico è quasi impossibile". Hanno influito anche le tendenze del mercato televisivo: sempre meno tv via caso, scendono anche le pay tv e tutto si sta rivolgendo sempre di più verso la zona digitale dei consumi e della diffusione dei prodotti televisivi. "La propensione del consumatore tipico di poker verso i contenuti digitali ha chiuso il cerchio", spiega Simmons.
PokerGo non sarà Netflix, ci tengono a ribadire, e in molti hanno avanzato dubbi sul pagamento dell'abbonamento mensile con tutti i contenuti che ci sono via web, su tv e su Twitch, che offrono poker live. Ma, come detto in avvio, da PokerGo si aspettano comunque cifre importanti. Se 1 milione di persone dovessero sottoscrivere l'abbonamento annuale da 99 dollari Poker Central avrebbe già incassato 99 milioni di dollari senza pensare alle ricadute positive in termini di advertising con questi numeri.
Siamo più realisti, però. Non sarà Netflix, concordiamo. E forse il palinsesto live non consente di generare scontri così epici e così tanto frequenti da creare un palinsesto irresistibile ai più. Non sarà il Wrestling e neanche Netflix ma non sarà neanche un mega flop: ai dati di download e agli abbonamenti l'ardua sentenza.

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