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Boeree, Kurganov, Kanit, i poker players alle Wsop si ricaricano con la natura

20 giugno 2017 - 11:42

I poker players impegnati alle World Series 2017 e guidati da Liv Boeree, esperta ed appassionata della natura, si ricaricano al Grand Canyon e nei parchi vicini a Vegas. 

Scritto da Cesare Antonini

Il braccialetto delle World Series Of Poker è arrivato e con esso anche un bel premio in denaro di cui una parte è andata ovviamente in beneficenza per Reg Charity, la loro associazione di successo e capace di raccogliere tantissimo per i progetti caritatevoli. E Liv Boeree e Igor Kurganov si sono lanciati nella splendida avventura del Grand Canyon, una delle visite più belle che si possano fare al mondo specie quando ti trovi a Las Vegas per giocare o in vacanza. Con loro anche Mustapha Kanit, il nostro giocatore più vincente di sempre al tavolo verde e che è sempre molto vicino nei live a Igor e Liv. Su Instagram e Twitter spuntano foto e video bellissimi e c'è anche Timothy Adams.


E Musta da un paio di anni a questa parte non sta sui tavoli ore e ore come prima. Adesso ha scelto di centellinare apparizioni e tornei selezionando quelli che preferisce e soprattutto giocando con la voglia e le giuste motivazioni. E fa bene, ovvio.
Ogni anno 5 milioni di persone visitano il Grand Canyon e Liv doveva colmare un vuoto pazzesco del suo compagno Igor che non era mai stato in un luogo da favola. Ma non è solo questa la motivazione di Boeree: "E' bello andare a vedere posti del genere ad appena 25 minuti per rigenerarsi e fare bellissime passeggiate - ha confessato a Pokernews -  a 50 minuti da Vegas c'è anche il Mount Charleston che sembrano le Alpi italiane e si sta molto freschi rispetto al calore del deserto e della Sin City".

Il poker c'entra qualcosa? Ovviamente sì: "Sono sempre rinvigorita quando torneo da queste avventure a contatto con la natura più pur e questo è perfetto per il mio stato mentale. Tutto questo mi procura una nuova prospettiva sul poker e il grinding".

Quando l'anno scorso intervistammo a Las Vegas il nostro Mustakkione, ci disse tante cose interessanti ma l'importanza dell'equilibrio con se stessi e delle fiducia nei propri mezzi e nella propria vita, ci colpì e ci fece riflettere. Solo se si sta bene con se stessi è bene sedersi al tavolo da gioco.

Quindi la tecnica della bella Liv potrebbe essere quella vincente: "Mi piace andare fuori città il più possibile durante le World Series anche perché se sto troppo lì dentro divento pazza". Visti i risultati e anche le considerazioni di Kanit forse è bene non stare attaccati al tavolo ma trovare il giusto mix tra grinding e relax.
Altri esempi che confermano la regola "Boeree" sono Charlie Carrel e Timothy Adams che hanno seguito la truppa in questi giorni.

"One place, one mane, infinite energy", ha scritto Kanit suuna foto magnifica. Ora sono pronti a tornare ai tavoli e ne vedremo delle belle.

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