skin

Liquidità condivisa di poker online a rischio slittamento? 'Retromarche' dell'Arjel

14 settembre 2017 - 15:31

Rischio slittamento del lancio delle prime partite di poker online europee? L'Arjel non è più certa della fine del 2017. 

Scritto da Ca

Clément Martin Saint Léon, manager dell'Arjel che ricopre la carica di direttore dei mercati, dei consumi e della prospettiva, ha affermato durante il World Regulatory Briefing di Londra che la liquidità condivisa tra Francia, Italia, Spagna e Portogallo sarà pronta ed attiva entro la fine del 2017 e "al più tardi entro la prima metà del 2018". Come avevamo previsto noi in alcune valutazioni i primi mesi del 2018 sono sicuramente i più probabili per il lancio di questa modalità di gioco del tutto innovativa per i mercati regolati europei ma non certo per il poker online che è nato, almeno tecnologicamente e come ecosistema, su questi presupposti.

 

E l'ammissione di Martin San Léon è importante perché smentisce in parte le previsioni dell'Arjel stessa che in un documento di fine anno aveva detto che, con certezza, "si sarebbe partiti entro la fine dell'anno".
Passiamoci sopra e prendiamo per buona questa data pronti a subire come ultimo slittamento la metà del 2018 se non proprio il primo quarter. Poi basta. L'accordo è stato firmato a Roma lo scorso 6 luglio e nei resoconti del primo semestre dell'anno la Francia aveva presentato quella previsione alquanto ottimistica.
Ma, tant'è, gli operatori continuano a ribadire che si farà questa benedetta liquidità e noi anche vogliamo essere ottimisti.
Il direttore al Wrb di Londra ha continuato: "L'Arjel sta lavorando e siamo quasi pronti ma non conosciamo il progresso degli altri regolatori. E' però plausibile che le prime partite tra i giocatori dei 4 pauesi coinvolti si giocheranno prima della fine dell'anno o entro la prima metà del 2018".
Spagna e Portogallo hanno pubblicato le procedure di autorizzazione e le pratiche per entrare nel mercato o per partecipare alla liquidità condivisa. E come diciamo spesso noi, Adm ora e prima Aams, hanno sempre detto di essere pronti da sempre e in ogni caso è l'Italia ad aver dato lo stimolo. La speranza è che non si scopra all'ultimo che siamo proprio noi quelli in ritardo. A breve, comunque, potrebbe essere pubblicato qualche documento tecnico. Speriamo.

Articoli correlati