skin

International Stadium Poker Tour: ora il fallimento per Tapie e Masquelier è definitivo

06 dicembre 2017 - 17:34

International Stadium Poker Tour Holding, ora il flop di Tapie e Masquelier è completo: il tribunale di Bruxelles dichiara fallimento. 

Scritto da Ca

Vi dice qualcosa l'acronomo Ispt? E se vi dicessimo altri indizi tipo Wembley, 2013 o il "Super Bowl" del poker live e online? Ci siete arrivati? Beh ricorderete che quel mega evento di poker live fu un mezzo fallimento. E la International Stadium Poker Tour Holding, creata in Belgio nel lontano 2011 da Prosper Masquelier e da Laurent Tapie, il figlio del famosissimo Bernard, è stata dichiarata in fallimento. Alla base del fallimento, secondo Laurent, solo il cattivo tempismo del concetto, vincente, ma lanciato un po' tardi rispetto alla popolarità del poker online che, invece, aveva iniziato la sua discesa inesorabile.
Il fallimento è stato dichiarato il 27 novembre scorso dal tribunale commerciale di Bruxelles in seguito alla convocazione di diversi creditori. Del cda facevano parte Masquelier e i due Tapie e la società era stata registrata come Srl. Ma da 4 anni la società non rendeva pubblici i suoi conti annuali e questo le è costata la rimozione dalla Banque Carrefour des Enterprises.

Alla fine per la famiglia Tapie e Masquelier il "giochino" è venuto a costare 4,4 milioni di euro in totale (solo Prosper ne ha tirati fuori 2,5), il costo delle quote iniziali.
Ma oltre alle motivazioni addotte da Tapie che possono essere condivisibili visto il calo effettivo del poker (anche se nel 2012 ancora di gioco ce n'era online), il progetto era decisamente troppo ambizioso: dal poker online al match nello stadio di Wembley l'obiettivo era un prize pool da 20 milioni di dollari con migliaia di giocatori ai tavoli. Alla fine, ad inizio giugno 2013, furono appena 380 i players che si sono giocati 1 milione di premi. Dopo questa esperienza nessun segno di vita ulteriore.

Se Tapie ha trovato la giustificazione al fallimento clamoros, Masquelier si è riciclato nelle lotterie creando Bravoloto, una app online che offre estrazioni quotidiane e gratuite ma finanziate dalla pubblicità. Geniale no?
Laurent Tapie, come scrive L'Echo, è ancora in Belgio ma non per fuggire al Fisco francese: ha paura delle ricadute giudiziarie sulla sua famiglia per le inchieste che proseguono sul padre. Nel frattempo continua a lavorare con il sito del padre BernardTapie.com.

Articoli correlati